In Parma-Cagliari abbiamo assistito a un gol, quello firmato da Gervinho, che ci verrà probabilmente riproposto in ogni sua sfumatura per molto tempo.
Una rete così non si vede certamente tutti i giorni: 70 metri di volata palla al piede con ben 4 giocatori, Barella, Lykogiannis, Bradaric e Klavan, bruciati e lasciati sul posto. Un gesto atletico e calcistico notevolissimo da parte dell’attaccante ivoriano ex Roma, nessuno lo nega, ma era veramente impossibile impedirne la riuscita?
Riguardando l’azione pare proprio di no, considerato che un pizzico di “sana” irruenza in più sarebbe bastato per commettere un cosiddetto, anche se erroneamente a livello di regolamento, fallo tattico ed atterrare Gervinho prima che potesse prendere velocità e puntare i difensori.
L’attaccante del Parma è fondamentalmente un velocista, ovvero un giocatore che fa della folle andatura la propria arma principale, e permettergli di sfruttare queste caratteristiche in campo aperto è stato come un invito a nozze, nonché un errore imbarazzante da parte del Cagliari che infatti ha pagato un pesante dazio poco dopo.
Nelle prossime partite occorrerà fare maggiore attenzione durante le situazioni di gioco pericolose e prendersi qualche responsabilità in più in termini di decisioni: non è ammissibile lasciare ad un calciatore rivale la possibilità e la libertà di attraversare tutto il campo e segnare con tale facilità, sopratutto non contro avversari più o meno della medesima caratura tecnica.