È la grande delusa. La storia più bella d'Italia, quella della terribile banda del Gasp, si arena ai rigori sulle scogliere danesi, dopo 120' di catenaccio scandinavo. Una sconfitta clamorosa che ha sconvolto un ambiente ormai pronto a disputare la seconda Europa League di fila.
Non se l'aspettava nessuno, nemmeno la società, che d'estate aveva investito pesantemente per metter a disposizione del tecnico non una, ma due squadre, con una rosa profondissima adatta alla doppia competizione. Il fatto è che non ci sarà nessun doppio impegno, e gli orobici si ritrovano con venticinque titolari in rosa ed una preparazione calibrata per arrivare al top a settembre.
Per smaltire l'eccesso di uomini i nerazzurri, nella giornata di ieri, hanno liberato immediatamente l'ingombro Cornelius (ceduto con una trattativa lampo al Bordeaux): la cessione del vichingo ha consentito di sfoltire un reparto che conta già i nomi di Gomez, Ilicic, Zapata, Barrow, Rigoni e Pasalic. Tutto meno che dei comprimari. Anche negli altri ruoli Gasperini nuota nell'abbondanza, e nel corso della stagione dovrà fare gli straordinari per non scontentare nessuno.
Il fulmine a ciel sereno dell'eliminazione dall'Europa ha colpito i bergamaschi in un momento d'oro: l'Atalanta aveva iniziato alla grande il campionato, strapazzando il Frosinone all'esordio con un sonoro 4-0 e bloccando la Roma sul 3-3 alla seconda (peraltro schierando le riserve in previsione della sfida col Copenaghen). Le seconde linee son seconde linee per modo di dire, e anche contro il Cagliari, se anche il tecnico volesse far rifiatare qualche uomo, sarebbe in grado di schierare undici uomini di primissimo livello.
Diversi i ballottaggi, uno su tutti tra i pali, dove Gollini e Berisha si giocano, come ad ogni gara, una maglia da titolare. Ultimamente ha sempre giocato il primo dei due, motivo per cui domani potrebbe spettare all'ex Lazio.
Probabile formazione (3-4-1-2): Berisha; Mancini, Djimsiti, Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Ali Adnan; Pessina; Barrow, Rigoni.