Ha fatto il terzino. L'esterno basso, il trequartista, la mezzala. È stato ovunque, pur di andarsi a prendere e (poi conservare) quella benedetta maglia da titolare.
Paolo Pancrazio Faragò, 25 anni e una voglia matta di esserci, a qualunque costo e ovunque ci sia la possibilità, lui che ha fatto della duttilità un'arma da sfruttare per poter sempre dire la sua. Gli allenatori se lo coccolano, perché qualunque tecnico non desidera altro che un giocatore come lui, una pedina intercambiabile che giochi con egregia risultati in tante zone del campo.
Sembrava aver trovato quasi una definitiva collocazione da terzino destro, ma l'arrivo di Srna era un presagio del cambiamento imminente. Il croato non ha tradito all'esordio, disputando una gran partita che lo ha subito fatto entrare nelle grazie della tifoseria rossoblù. L'ottima prova dell'ex Shaktar candida Srna ad un posto da titolare nelle gerarchie di Maran, con buona pace di Faragò che dovrà limitarsi al ruolo di rincalzo.
Eppure in questo Cagliari Paolo sembra tutt'altro che una riserva, e sembra pronto a raccogliere (nonostante tutto) un buon minutaggio. Questo perché il mister potrà utilizzarlo in più posizioni, rendendolo un jolly factotum alla Padoin che possa far rifiatare, a turno, un po' tutti. Anche perché lui proprio non vuole saperne di cedere quello status da titolare faticosamente guadagnato, e sembrerebbe pronto a custodirlo coi denti. Whatever it takes.