Parola d’ordine: attesa. Sì, perché non può una gara storta, seppur all’esordio in campionato e con gli occhi di tutti i tifosi puntati addosso, cambiare il copione.
Il Cagliari, reduce dalla caduta rovinosa di Empoli (capace di bloccare i sardi dal punto di vista tecnico oltre fisico), sarà chiamato a mostrare il suo vero volto domenica sera contro il Sassuolo.
Non la squadra migliore da affrontare, considerando che i neroverdi sono riusciti nell’impresa di sconfiggere l’Inter, candidatasi fortemente come “anti Juve”: i rossoblù, tuttavia, potranno fare affidamento su uno stadio affamato di calcio e, soprattutto, di vittoria.
Meglio, dunque, proporre la politica dell’attesa, evitando accuse nei confronti del tecnico Maran (dichiaratosi “tradito” dopo la sconfitta in terra toscana) o dei giocatori, auspicando piuttosto una pronta reazione e qualche "correzione" in campo, con nuovi innesti dal primo minuto.
Mettere alla gogna mister e interpreti, soltanto dopo una giornata, per il momento non ha alcun senso.