Si è spento Gustavo Giagnoni. Il tecnico classe 1933 natio di Olbia, guidò con amore e passione il Cagliari nella drammatica stagione 1982/1983 che culminò con una clamorosa e dolorosissima retrocessione in B dopo la gara “spareggio” in quel di Ascoli (2-0) all’ultima di campionato contro i bianconeri di Mazzone.
Tornò alla guida dei rossoblù nella stagione 1985/1986, subentrando ad Ulivieri e portando il Cagliari alla salvezza in cadetteria. Impresa che non gli riuscì l’anno dopo quando il sodalizio isolano precipitò in Serie C1 ed arrivò fino alla semifinale di Coppa Italia persa contro il Napoli di Maradona.
Nella massima serie ottenne un terzo posto alla guida del Toro nella stagione 1971/1972. Ed è proprio sotto la Mole che venne soprannominato l’allenatore col Colbacco, copricapo tipico russo che il mister utilizzava per ripararsi dal freddo del “continente”.
Maestro di calcio e di sport, lascia un bellissimo ricordo nel cuore e nella mente dei tifosi del Cagliari e non solo, oltre ad una inestimabile dote morale e di vita.