Uno dei grandi problemi del Cagliari nel corso di questo campionato è stato sviluppare azioni da gol e, ancor di più, siglarli. Negli ultimi 3 mesi sono state appena 5 le reti marcate al termine di una manovra, mentre le altre sono state trovate da palla inattiva (punizione, calcio d’angolo o cross con palla ferma, rigore). Anche in quel di Firenze, nell’ultimo preziosissimo successo, è stata la pregevole punizione calciata da Lykogiannis a propiziare la zuccata di Pavoletti.
Un vero dilemma quello dello sviluppo di trame efficaci, che si spera possa essere superato domenica contro l’Atalanta: i gol su azione potrebbero divenire fondamentali per il raggiungimento di una sofferta salvezza. In realtà sarebbero potuti arrivati anche la scorsa giornata, o ancor prima contro la Roma, non fosse per i macroscopici errori degli attaccanti, Farias su tutti.
Raddrizzare la mira e continuare a mantenere vicinanza tra reparti ed equilibrio, come emerso nelle ultime due uscite, abbinandoli a qualità nelle sortite degli esterni, che possano servire cross al bacio: queste dovranno essere le prerogative per la conquista di un traguardo atteso da un intero popolo.