Una partita speciale quella di Joao Pedro contro la Fiorentina. Sentitissima dal brasiliano, ieri a disposizione della squadra dopo i 60 giorni di stop forzato per via della sospensione cautelativa scattata dopo esser risultato positivo per ben due volte ai controlli antidoping.
Ben 4 anni di squalifica la richiesta della Procura Antidoping, il 16 la prima udienza del processo che lo vede coinvolto e accusato di aver assunto un diuretico (coprente) proibito.
Ma questa è un’altra storia, profondamente differente da quanto accaduto al Franchi contro la Fiorentina.
In campo nella ripresa, Joao ha dato tutto ciò che aveva. Si è messo al servizio della squadra risultando preziosissimo e fornendo (tra le altre cose) un assist meraviglioso al connazionale Farias che poteva valere il gol del 2-0.
Ad ogni modo è arrivata la vittoria, l’impresa, forse la salvezza anticipata. In un campo difficile e contro una grande squadra.
Al triplice fischio, ecco tutti i compagni di squadra esultare e festeggiare fin sotto il settore ospiti occupato dai mille tifosi rossoblù.
Tutti, tranne Joao Pedro, che con la morte nel cuore, ha lasciato il terreno di gioco in lacrime per imboccare in solitudine la strada degli spogliatoi.
Contro l’Atalanta non ci sarà, ora è arrivato il momento di dimostrare la propria innocenza.