Spal, Chievo Verona, Crotone, Udinese e Cagliari. Cinque squadre divise da soli due punti. Nella zona calda della classifica del campionato di Serie A 2017-2018, a due giornate dal termine del torneo, regna l’equilibrio.
| SQUADRA | 37^GIORNATA | 38^GIORNATA |
| Spal (35 punti) | TORINO | Sampdoria |
| Crotone (34 punti) | Lazio | NAPOLI |
| Udinese (34 punti) | HELLAS VERONA | Bologna |
| Chievo Verona (34 punti) | BOLOGNA | Benevento |
| Cagliari (33 punti) | FIORENTINA | Atalanta |
* in MAIUSCOLO le gare esterne
** in Minuscolo le gare interne
La Spal affronterà squadre (Torino e Sampdoria) che non hanno più nulla da chiedere a questo campionato. Racimolare anche un solo punto la porterebbe a quota 36 punti, mettendola al riparo dalla zona rischio.
Il Crotone condivide con il Cagliari il calendario più insidioso poiché sfiderà la Lazio ancora in corsa per un posto in Champions League e il Napoli che, sebbene abbia frenato nella corsa Scudetto, vorrà congedarsi dal proprio pubblico con una vittoria. Con questo scenario, i pitagorici rimarrebbero inchiodati a quota 34 punti.
L’Udinese, in caduta libera nelle ultime uscite, se la vedrà contro il già retrocesso Hellas Verona e il tranquillo Bologna. La compagine friulana può così guadagnare almeno un punto per portarsi a quota 35.
Il Chievo Verona avrà come avversari il Bologna e il fanalino di coda Benevento e ci si aspetta – visto il primo successo della nuova gestione tecnica – un proseguo positivo del trend. La possibilità per i clivensi di fare punti e, di conseguenza, ottenere la salvezza matematica potrebbe esserci all’ultima giornata contro i campani. In quel caso, i veneti salirebbero a 37 punti in graduatoria.
Il Cagliari affronterà compagini che lottano per l’Europa League come Fiorentina e Atalanta. La speranza è quella che i sardi possano portare a casa punti pesanti contro una di queste squadre. Ai rossoblù – nella peggiore delle ipotesi – servirebbe quanto meno un punto per poter sperare di agganciare il Crotone a 34 punti e di rimanere in A in virtù degli scontri diretti favorevoli ai cagliaritani.