Cagliari, così (forse) si può

L'analisi del match contro la Roma

Luca Neri
07/05/2018
L'Editoriale
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Il Cagliari s'è desto. Non si sa come, non si sa perché, ma la reazione nervosa è arrivata forte e chiara.

Purtroppo la prova d'orgoglio dei rossoblù non basta, perché la Roma gioca a biliardo con Under e poi congela il risultato con una difesa granitica che risponde al Cagliari colpo su colpo. Il problema è che i sardi son tutto il contrario dello scolaro intelligente che non si applica: si applicano, ma là davanti manca il giocatore che concretizzi, quello che raccolga il seminato prima che il vento se lo porti via, uno alla Borriello insomma. Tanta quantità, pochissima qualità negli ultimi venti metri, con la palla più volte manovrata sulle fasce senza la stoccata decisiva.

Chi pare in grado di inventare qualcosa è Diego Farias, rilanciato in campo da mister Lopez dopo diverso tempo in naftalina. Lui i colpi ce li avrebbe anche, il fatto è che il suo nome comincia a pesare sulla gambe, la responsabilità di dover smentire le pesanti critiche si fanno sentire e Il brasiliano proprio non riesce a sbloccarsi. Il suo inciampare sul pallone davanti ad Alisson è un palese errore da ansia da prestazione. Certo qualche dubbio sulla sua sostituzione resta (i fischi erano per lui o per il cambio?), anche perché Sau non si conferma molto più lucido sotto porta, ma l'impressione è di aver recuperato un giocatore che potrà essere utilissimo nelle prossime due ultime gare.

Saranno sfide in cui il Cagliari dovrà ripetere la prestazione messa in atto contro la Roma e contare sull'idea che prima o poi il gol arriverà, dal momento che non tutte le squadre hanno il portiere più forte del mondo tra i pali come i giallorossi. I gol salvezza dovranno arrivare soprattuto da Pavoletti, ancora troppo poco incisivo e spesso spaesato in un'area di rigore che gli va a genio solo quando affollata da palloni a due metri d'altezza.

Alla prossima si vola a Firenze, contro una Fiorentina che si gioca tutto nella lotta per l'Europa contro l'Atalanta, avversario dei sardi nell'ultimo turno. Il Cagliari sarà l'ago della bilancia della questione, sempre che i rossoblù si convincano che solo con l'atteggiamento visto ieri si possono impensierire queste squadre. Così si può.

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