Le due giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo a Luca Cigarini a seguito della doppia ammonizione rimediata nella gara a Marassi contro la Sampdoria, oltre a determinare inevitabilmente, a sole tre giornate dal termine della stagione, ripercussioni pesantissime dal punto di vista tecnico, rappresenta la cartina di tornasole di quell’incubo ad occhi aperti che i rossoblù stanno vivendo e a cui sembra non si riesca a porre rimedio.
Lo sconcerto generato dalla semplicità e colpevolezza con cui il regista di Montecchio è riuscito a farsi cacciare anzitempo dal terreno di gioco contro i blucerchiati è agravvato sia dalla drammatica situazione in cui versano i rossoblù in classifica a soli due punti dalla zona retrocessione che dal fatto che da un veterano della categoria ci si sarebbe aspettato un atteggiamento più lungimirante ed attento che mirasse a tutelare i già fragili equilibri tecnici presenti nella compagine isolana, visto che nei due mesi che videro il “professore” lontano dai campi di gioco a seguito dell’infortunio rimediato nella sfida contro il Sassuolo, i cagliaritani riuscirono a racimolare appena quattro punti di cui uno in casa contro la Lazio e tre in trasferta a Benevento.Questi impietosi numeri evidenziano oltremodo che in assenza di un sostituto con le medesime caratteristiche all’interno della rosa, i sardi non possono permettersi di fare a meno del loro unico metronomo di centrocampo e della sua intelligenza tattica.
Perciò in vista delle difficili sfide con Roma e Fiorentina mister Lopez per l’ennesima volta dovrà essere capace di far necessità virtù adattando al ruolo di regista di centrocampo il giovane Barella oppure i veterani Padoin o Cossu, nella flebile speranza di non far sentire la mancanza dell’unica pedina in casa Cagliari capace di dettare i tempi di gioco e far da collante tra i reparti.