Il mesto spettacolo andato in scena allo stadio Luigi Ferraris di Genova contro la Sampdoria ha rappresentato senza ombra di dubbio una delle pagine più umilianti della stagione dei rossoblù. La povertà espressa dal il punto di vista tecnico tattico nonché caratteriale ha fatto in modo che i cagliaritani apparissero alla stregua di una vittima sacrificale che attende di essere accompagnata al patibolo per il compimento dell’estremo gesto.
Sicuramente l’atteggiamento tattico votato al protezionismo estremo riproposto per l’ennesima volta da Diego Lopez non ha avuto alcun effetto tranne quello di concretizzarsi un una disfatta tanto ampia quanto impietosa come una palla di neve capace di sciogliersi al sole in soli sei minuti.
Infatti ai genovesi sono bastati pochi giri di lancetta di orologio per prendere le misure della compagine isolana e trafiggerla senza eccessiva difficoltà.
In virtù di ciò che aspetta i sardi nelle ultime tre gare della stagione e di un calendario capace di far tremare i polsi anche al più ottimista dei tifosi, è lecito chiedersi se sia utile perseverare in questo modulo di gioco oppure se sia arrivato il momento di rischiare il tutto per tutto proponendo un atteggiamento più aggressivo ed offensivo al fine di tentare un cambiamento di rotta che ad oggi appare quanto mai necessario.