Sampdoria-Roma-Fiorentina-Atalanta: Cagliari, come si fa?

La formazione allenata da Diego Lopez ha un calendario tutto fuorché semplice in questo rush finale di campionato e si ritrova a poca distanza dall’inferno.

Fabio Loi
27/04/2018
Approfondimenti
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L’inferno sta bussando alla porta di un Cagliari oramai sempre più disorientato e col fiato sul collo delle inseguitrici.

L’azzardo dell’accontentarsi di un punto comunque importante (seppure con esiguo vantaggio sul terzultimo posto) nel match col Bologna ha prevalso sulla possibilità di mettere il punto esclamativo ad una lotta salvezza quanto mai incerta ed equilibrata.

Il colpo a bersaglio è andato nettamente a salve e ora le paure stanno facendo il resto, evocando preoccupanti fantasmi del passato che sono sempre più minacciosi.

Il momento è alquanto delicato, i 33 punti non fanno dormire certamente sogni tranquilli a tutto l’ambiente isolano e adesso il calendario non sorride per nulla alla squadra di Diego Lopez.

Dopo il pareggio con i felsinei, le ultime quattro partite di campionato vedranno il Cagliari vestire i panni (scomodi) di giudice della corsa alle posizioni che portano all’Europa che conta (la Champions League) e a quella cosiddetta minore ma comunque di fascino (l’Europa League): Sampdoria e Fiorentina fuori, Roma e Atalanta in casa.

Tra sei giorni, il Cagliari combatterà nell’infuocata Marassi blucerchiata contro una Sampdoria particolarmente agguerrita, alla ricerca di un doppio e disperato sorpasso al fotofinish sul Milan e l’Atalanta per effettuare quel salto europeo tanto desiderato da allenatore e dirigenza.

E se dal lato blucerchiato della Lanterna si respira aria d’Europa League, l’entusiasmo è ancora più crescente sulla sponda giallorossa della Capitale, specie dopo l’impresa epica e d’altri tempi contro una delle massime espressioni del calcio moderno come il Barcellona. La Roma di Eusebio Di Francesco è lanciatissima verso il terzo posto, quando in pochi ci avrebbero creduto.

Una situazione simile alla Sampdoria la sta vivendo la Fiorentina che con cuore, grinta e tanto spirito di sacrificio da parte di tutto il gruppo (profondamente rinnovato in estate) sta tentando un’incredibile risalita verso l’Europa grazie al grande lavoro svolto da Stefano Pioli e dal suo staff.

L’ex tecnico dell’Inter ci crede così come la dirigenza gigliata, che ora sogna ad occhi aperti un clamoroso ritorno in Europa. Realtà oramai consolidata da due anni a questa parte è invece l’Atalanta.

L’ottimo lavoro della dirigenza e di Gian Piero Gasperini in panchina hanno portato la Dea verso ottimi livelli, tanto da essere anche una delle sorprese in Europa League per il gioco corale proposto e per i risultati di prestigio ottenuti.

Il Cagliari, da adesso in poi, ha assoluto bisogno di un repentino quanto necessario cambio di marcia, perché ora la paura comincia ad essere tanta e il calendario non aiuta. I calcoli e la fortuna non possono avere più spazio. Come farà il Cagliari a uscire da questo tunnel complicato? La parola passa al campo.

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