La lavagna tattica: Cagliari-Bologna

Quindicesimo atto del girone di ritorno della Serie A 2017-2018. Alla Sardegna Arena, match tra sardi e felsinei. Duello in panchina tra Lopez e Donadoni

Fabio Loi
21/04/2018
La Lavagna Tattica
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Il campionato di Serie A 2017-2018 offre a tifosi e appassionati la 34^giornata (la quattordicesima del girone di ritorno). Tra le partite più interessanti di questo turno, c’è sicuramente il lunch match domenicale della Sardegna Arena tra il Cagliari di Diego Lopez e il Bologna di Roberto Donadoni.

I sardi sono reduci dalla netta e pesante sconfitta esterna per 4-0 a San Siro contro l’Inter, mentre i felsinei dalla battuta d’arresto al fotofinish a Marassi contro la Sampdoria per 1-0. Con quali moduli i due tecnici prepareranno questa partita? Ecco le ipotesi di schieramento.

Come arriva il Cagliari – La sconfitta esterna di Milano lascia molti dubbi e tante incertezze. Ora, però, il presente per la squadra di Diego Lopez è guardare alla fondamentale sfida salvezza contro il Bologna alla Sardegna Arena. Per i sardi un crocevia fondamentale verso l’obiettivo stagionale.

Per la partita con i felsinei, il tecnico uruguaiano potrebbe puntare come modulo tattico sul 3-5-1-1, variante del più classico 3-5-2 e in cui la differenza sostanziale sta nel fatto che nel reparto avanzato le punte si dispongono verticalmente l’una dietro l’altra con il giocatore offensivo (in genere un trequartista o una seconda punta) a supporto del centravanti.

Uno dei primi fautori di questa variante in Italia negli anni 2000 fu Carlo Mazzone nel Brescia dei miracoli con Roberto Baggio dietro Dario Hubner (in quel campionato i lombardi raggiunsero il settimo posto in A, miglior risultato di sempre nella loro storia).

A seguire ci fu l’Udinese di Francesco Guidolin negli anni 2010 con Antonio Di Natale centravanti e alle sue spalle a rotazione Antonio Floro Flores o Alexis Sanchez. Tornando al campo, dal punto di vista della scelta degli uomini, tra i pali della porta del Cagliari dovrebbe essere confermo Alessio Cragno.

Il reparto arretrato verrebbe composto sul centro-destra da Filippo Romagna o Fabio Pisacane (con quest’ultimo in pole position), Luca Ceppitelli (perno centrale) e uno tra Leandro Castan e Marco Andreolli (con il primo favorito) per l’ultimo slot sul centro-sinistra.

Sugli esterni, spazio a Paolo Faragò a destra e a Charalampos Lykogiannis a sinistra. Per quanto concerne la mediana, Lopez ritrova Luca Cigarini come vertice basso e Nicolò Barella come interno destro, mentre per l’ultimo slot di interno sinistro partirebbe favorito Simone Padoin.

In attacco, come seconda punta, verrebbe riconfermato Marco Sau (attenzione all’ipotesi Han) in appoggio al centravanti della compagine rossoblù, ovvero Leonardo Pavoletti.

Come arriva il Bologna – La sconfitta al fotofinish contro la Sampdoria brucia ancora, ma il traguardo della salvezza è più che a portata di mano (oramai manca solo l’aritmetica). Tuttavia il Bologna vuole terminare in bellezza questo campionato, togliendosi magari qualche soddisfazione.

Ora per i felsinei c’è da affrontare la trasferta insidiosa della Sardegna Arena contro un Cagliari affamato di punti per conquistare la permanenza in A. Per la partita con gli isolani, il tecnico degli emiliani, Roberto Donadoni, potrebbe cambiare, passando dal 4-3-3 al 3-5-1-1.

Dal punto di vista della scelta degli uomini, tra i pali della porta del Bologna verrebbe confermato Antonio Mirante.

Il trio difensivo verrebbe composto da Giancarlo Gonzalez, Sebastian De Maio (favorito per sostituire l'infortunato Helander) e Simone Romagnoli.

Sugli esterni, Donadoni proverà a sorprendere Lopez puntando sulla tecnica e la qualità di Federico Di Francesco a destra e di Adam Masina a sinistra. 

Per quanto riguarda il centrocampo, il faro (sebbene sia in origine un mediano di rottura) del gioco dovrebbe essere Lorenzo Crisetig (con l'ungherese Ádám Nagy inizialmente in panchina), affiancato ai lati interni da Andrea Poli e dallo svizzero Blerim Dzemaili.

In attacco, Donadoni potrebbe attuare una piccola rivoluzione. Il tecnico bergamasco, visto il possibile forfait di Mattia Destro e la non perfetta condizione fisica di Rodrigo Palacio (che comunque è a disposizione, pur non avendo i 90' di autonomia) potrebbe puntare su Simone Verdi trequartista, alle spalle dell'unica punta Felipe Avenatti.

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