La pessima prestazione espressa dagli uomini di Lopez in quel di Milano contro l'Inter è stata senza ombra di dubbio figlia di un turnover esasperato che ha inesorabilmente trasformato la compagine sarda in una vittima sacrificale col solo compito di proporsi al meglio in vista della successiva sfida casalinga contro il Bologna.
L'appuntamento che attende i cagliaritani domenica alla Sardegna Arena si presenta come la seconda partita della vita in meno di otto giorni e con le stesse analogie della gara giocata contro l'Udinese, tranne che per il fatto che rispetto ai friulani, il Bologna guidato dall'esperto Donadoni giungerà alla Sardegna Arena con uno stato di forma migliore e con una situazione di classifica che gli permetterà di affrontare la gara con la giusta serenità e senza alcuna pressione psicologica dettata dalla necessità di far punti in chiave salvezza, rappresentando perciò un ostacolo ben più impegnativo rispetto a quello dello scorso sabato.
L'obbligo di fare propria la sfida con gli emiliani, imporrà al tecnico di Montevideo di far scendere in campo la miglior formazione possibile in virtù del fatto che in assenza di qualsiasi margine di errore, un eventuale passo falso si concretizzerebbe immediatamente in un percorso di fine campionato senza nessuna certezza che farebbe piombare il Cagliari in un incubo ad occhi aperti da cui potrebbe essere molto difficile riprendere coscienza.