Cossu, non lì

Nonostante l’impegno profuso sul campo il veterano rossoblù classe ‘80 non riesce ad incidere nel ruolo di regista

Giovanni Podda
20/04/2018
Approfondimenti
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Nella prestazione più imbarazzante della stagione mostrata dai rossoblù a Milano contro l’Inter,  l’elemento negativo principe non può che essere considerato il modo a dir poco bizzarro in cui il tecnico Diego Lopez ha schierato la formazione sul terreno di gioco.

In una sfida che avrebbe dovuto vedere i sardi esprimere la necessaria grinta e cattiveria agonistica per conquistare almeno un punto in chiave salvezza, si è assistito invece al festival dell’improvvisazione concretizzatasi però stavolta nello snaturamento dei ruoli in campo di alcuni giocatori rossoblù, coinvolgendo in primis Andrea Cossu.

Il trentasettenne trequartista cagliaritano a cui è stato affidato il quasi inedito compito di regista (giocò in quella posizione anche contro la Fiorentina), nonostante le sue indubbie qualità tecniche si è trovato in chiara difficoltà nell’interpretare il nuovo ruolo, mostrando di trovarsi in una posizione a lui non congeniale soffrendo il pressing dei centrocampisti interisti e non riuscendo a dettare la manovra di gioco della compagine isolana.

Probabilmente se le caratteristiche del brevilineo sardo fossero state utilizzate con maggior lungimiranza ovvero davanti al centrocampo e a supporto degli attaccanti magari il Cagliari sarebbe riuscito impensierire la difesa avversaria invece di limitarsi a svolgere per i nerazzurri milanesi il ruolo dello sparring partner del martedì.

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