Cagliari, tutto in due partite

Il destino è nella mani di Lopez: si affiderà alla Garra Charrùa? Il Cagliari ne ha assoluto bisogno per evitare che si aprano le porte dell'inferno

Fabio Loi
01/04/2018
Approfondimenti
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Il calcio è lo sport più amato del pianeta, ma spesso sa essere imprevedibile e spietato. La ruota gira e può dare tanta fortuna oppure regalare un esito altamente negativo, spalancando pericolosamente le porte dell’inferno.

Nel giro di poco tempo dalla gloria ci si è riavvicinati al profondo rosso, di cui in pochi vorrebbero sentire parlare.

Il blitz di Benevento è diventato un lontano ricordo, poiché l’uragano granata forza quattro si è abbattuto sulla Sardegna Arena, radendo al suolo un Cagliari disarmato (nella tecnica e nello spirito) e rassegnato al proprio destino, quasi come se sembrasse un sogno troppo brutto per essere vero.

La squadra rossoblù è in una situazione poco piacevole, a combattere (seppure con un discreto ma non sicuro vantaggio su chi insegue) una guerra complicata e insidiosa.

Le fazioni avversarie in lotta per un posto al sole nell’Olimpo del nostro calcio combattono con il coltello fra i denti, non lasciano nulla al caso e non hanno intenzione di scendere a compromessi.

Là dietro si sgomita parecchio e si corre ad alta velocità, si cerca di proporre calcio senza mai staccare gli occhi dall’obiettivo. La legge del guardarsi alle spalle, di fare calcoli e sperare nella buona sorte non è più valida. Le battaglie sono tante e la guerra non è finita.

Il Genoa e l’Hellas non cercheranno la parola "comprensione" sul dizionario per il Cagliari ferito, ma sono intenzionate a trovare la pagina di storia che porta alla Garra Charrúa (espressione utilizzata per la prima volta nel 1935 quando l’Uruguay vinse Campionato Sudamericano di Lima n.d.r.), l’ingrediente segreto di ogni impresa sportiva, simbolo di impegno, perseveranza e soprattutto cattiveria agonistica. 

Lopez, da buon uruguaiano, sa cosa vuol dire e vorrà anticipare con tempismo il nemico per sfruttare la formula a proprio vantaggio. Il destino è tutto in due partite.

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