"Il calcio? Certo, le seguo sempre, anzi da poco sono andato a vedere anche la Juventus. Credo che il Cagliari possa salvarsi tranquillamente; ha tutte le carte in regola per farlo. Devono però stare attenti perché dietro corrono, in particolare Hellas e Crotone. Perdi due partite consecutive e sei di nuovo nelle sabbie mobili. Avete visto il Genoa? Ha avuto un mese buono ed ora è un po' più tranquillo. Per i rossoblù la vittoria con il Benevento è stata di vitale importanza, ma bisogna dare continuità". Così l'ex rossoblù Langella ai microfoni de L'Unione Sarda.
Contatti con gli ex rossoblù compagni di squadra
"Lopez l'ho sentito ieri, ma ho mantenuto un grande rapporto con tutti. Esposito, Zola, Conti. Quando condividi uno spogliatoio per anni è impossibile non rimanere amici anche perché con i ritiri, gli allenamenti, le cene si trascorrono momenti stupendi che non si possono dimenticare".
Il momento più bello della carriera
"Il momento più bello della mia carriera è stato nella stagione 2004/2005: Cagliari-Inter 3-3. Quel giorno feci 1 gol e 2 assist, ma soprattutto mi misi in mostra contro una big. Quando fai quelle prestazioni in partite così importanti poi tutti ti mettono gli occhi addosso e sei più sicuro di te. Dopo feci 6 gol nelle successive 6 partite e da lì inizio la mia ascesa".
Zola, Esposito e Suazo
"Zola è il giocatore più determinante. Io, Suazo ed Esposito non avevamo problemi su nulla: in allenamento ci diceva 'voi datemi la palla al resto penso io'. Sono quei campioni che non si possono clonare e per i giocatori veloci come me, David e Mauro è oro che cola".