Una vecchia conoscenza del Cagliari come Gregorio Perez ha creduto fortemente in lui e l’ha fatto esplodere nel calcio colombiano con la maglia del Deportes Quindio. Nel calcio, però, ci sono treni che possono anche passare una volta sola nell’arco di una carriera.
Il giovane Damir Ceter non ha perso tempo in tal senso e proprio la compagine rossoblù ha voluto puntare con decisione su di lui, attaccante fisico che ama non solo giocare in area di rigore ma anche fuori dalla stessa.
Da oggetto misterioso, l’attaccante del Cagliari, dopo qualche sporadica apparizione con la Primavera, ha tolto il vestito da matricola tutta da scoprire e ha potuto esordire in massima serie, un privilegio di enorme importanza per un calciatore professionista.
In quei momenti, dentro la mente dell’atleta, scorrono tante emozioni diverse. Non solo la gioia dell’esordio, ma anche la grinta e la bramosità di mostrare a tutti le proprie qualità tecniche.
Per Ceter la trasferta di Benevento – oltre ai tre punti ottenuti nel finale – ha rappresentato anche un piccolo step in cui si sono viste piccoli tratti di un giocatore che vuole essere incisivo per la propria squadra.
Per il 24 rossoblù la strada è ancora lunga e la concorrenza è particolarmente agguerrita, ma lui non sembra esserne particolarmente preoccupato. “Aspetterò il mio momento e se l’allenatore mi chiamerà cercherò di sfruttare l’occasione e dare una mano alla squadra, che rimane la cosa più importante”, ha dichiarato nel post partita del Vigorito.
La sfida è lanciata e la sua avventura in Serie A è appena iniziata: ora il Cagliari vuole scoprire Ceter da vicino. La parola passa al campo.