Riva non si dà pace e piange l'amico Astori: "No riesco a crederci, non è giusto, non si può morire così"

"Un gigante buono, un bravo ragazzo, non ti dimenticherò mai: vi racconto quel lungo viaggio insieme in macchina tra Milano, Genova e Firenze..."

La Redazione
07/03/2018
Interviste
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"Era un gigante buono, un bravo ragazzo". Gigi Riva piange Astori. "Eravamo amici", racconta a L'Unione Sarda.

Gigi conosceva Astori

"Io ero team manager della Nazionale maggiore e lui il difensore centrale del Cagliari, fresco di convocazione. Ci spostavamo insieme per raggiungere Coverciano o le altre sedi del ritiro azzurro. E quindi era nato un bel rapporto, abbiamo continuato a sentirci ogni tanto, lo seguivo con attenzione particolare".

Un episiodio, un ricordo particolare

"Un lungo viaggio in auto, noi due da soli, tra Milano, Genova e Firenze, fu una chiacchierata lunghissima, profonda, sulla nostra vita e sul futuro. Non posso dimenticare, ora più che mai".

Riva non si dà pace

"Non si può morire così, a trentun anni, un brutto scherzo. Un dramma per la famiglia, per i compagni, per il nostro calcio. Era un gigante buono, corretto e determinato in campo ed educato e disponibile fuori. Eravamo legati, non riesco a crederci, non è giusto".

Il ritiro della maglia

"Giusto, iniziativa lodovole".

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