"Il calcio non doveva fermarsi: un campione si onora giocando". E' il titolo dell'editoriale del giornalista Giuseppe Cruciani sul quotidiano Libero.
Scrive Cruciani: "A costo di passare per inguaribili cinici senza cuore, qui si sostiene che (con la necessaria eccezione di Udinese-Fiorentina, ovviamente) la giornata pallonara di ieri si poteva, anzi si doveva giocare. E lo sostengo soprattutto per un solo, ma fondamentale motivo: non c’è modo migliore per onorare la vita (e la morte) di un ragazzo, un professionista di 31 anni".