Cigarini, molto più di una semplice assenza

La sostituzione del regista risulta di difficile attuazione

Marco Castoni
20/02/2018
Approfondimenti
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La trasferta di Verona ha fornito una nuova e attendibile risposta in merito alla dimensione raggiungibile dalla formazione rossoblù in questa seconda parte di stagione.

L’assenza di Cigarini, uno dei perni delle alchimie “lopeziane”, ha costretto l’allenatore uruguagio ad assemblare una mediana inedita, dove il ruolo di regista è stato ricoperto dal tuttofare Padoin. L’ex centrocampista bianconero, nonostante caratteristiche differenti, come da copione ha offerto una prestazione votata al sacrificio e al superamento dei propri limiti.

Un assetto che alla prova dei fatti non ha consentito alla manovra cagliaritana di innescare con costrutto le qualità degli attaccanti isolani da un lato, mentre dall’altro ha esposto la formazione rossoblù alle iniziative della squadra allenata da Maran.

Un esito importante, di cui Lopez dovrà tener conto per le sfide future, prendendo in considerazione un cambio di modulo o l’innesto di Caligara, ovvero l’unico componente della rosa che nonostante le giovane età, vanta caratteristiche specifiche ed in grado di guidare i compagni.

Perdurando l’assenza di Cigarini infatti, le contromisure percorribili possono essere molteplici, ma non tutte si identificano come valide e utili al raggiungimento di un’identità precisa.

La classifica e le concorrenti nella lotta salvezza non rendono la situazione rossoblù particolarmente preoccupante; trovare un nuovo equilibrio partendo dal centrocampo, appare come la giusta via per alimentare una crescita collettiva che necessita di una ripresa immediata.

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