Riva: "Cagliari, puoi giocartela. Io alla Juve? Non fa!"

"Risposi no a Boniperti alla sarda"

La Redazione
05/01/2018
Calciomercato
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"Contro la Juventus è la partita più difficile della stagione, ma il Cagliari se la può giocare". Così Riva ai microfoni de La Nuova Sardegna.

Spazio ai ricodi, il 2-2 a Torino l'anno dello scudetto

"Avevamo paura che nonostante la nostra forza, quello scudetto non volevano comunque farcelo vincere".

Lo bello fece ribattere il rigore parato da Albertosi

"Mi avvicino a Lo Bello, gli chiedo che cosa vuol sentirsi dire per tirar fuori il cartellino rosso e cacciarmi. Lui serafico replica: “Pensi a giocare”.

Poi il rigore al Cagliari.

"Ricordo ogni fotogramma di quel rigore . Solitamente tiravo delle grandi cannonate ma quella volta allargai il compasso, scelsi la conclusione di precisione. Anzolin si tuffò dalla parte giusta, alla mia sinistra, io cominciai a sentire i brividi sulla schiena, il portiere toccò il pallone ma evidentemente avevo angolato benissimo il tiro, così non riuscì a bloccarlo completamente".

La corte spietata della Juve di Boniperti

"Capitava spesso che mi trovassi davanti Boniperti a fine partita quando giocavamo al nord. Lui mi diceva: e dai Gigi, dimmi di sì, dimmi di sì. Ti prego. Prendiamo un’auto a noleggio, andiamo a Torino e facciamo contento l’Avvocato".

Nel ’73 la Juve offre al Cagliari (per avere Riva) 2 miliardi e i cartellini di Bettega, Gentile, Cuccureddu, Viola, Musiello e Savoldi. Accordo Arricca-Boniperti praticamente chiuso.

"Risposi a Boniperti come si usa dire a Cagliari: No, non fa". 

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