Nel day after di Roma-Cagliari, il tecnico rossoblù, Diego Lopez, è stato intervistato durante la trasmissione “Videolina Sport”.
Ecco le sue parole:
“La nottata di ieri? La partita non è andata bene, ma non è tutto finito: dobbiamo pensare alla prossima gara. Il mio rapporto con il basket (riferito alla Cagliari Pasta Cellino)? Non sono un appassionato, ma quando ero a Bologna seguivo la Fortitudo, anche negli allenamenti, è uno sport bello ed emozionante, ma è diverso dal calcio.
Con i giovani bisogna essere equilibrati e bisogna avere la giusta mentalità. Io non guardo la sconfitta di ieri come un danno. Noi dobbiamo guardare noi stessi, avere l’equilibrio giusto per affrontare le partite. Guardando noi stessi, ne beneficerà il nostro campionato.
Quello che è successo ieri è già tutto passato. La testa nostra è avanti e già oggi ci siamo allenati. La punizione nel finale? Abbiamo lavorato male, il fallo non l’ho rivisto, ma mi hanno detto che era evitabile. Noi dobbiamo guardare l’errore nostro.
Non ci siamo confrontati con l’arbitro, sono andato nello spogliatoio e non ha senso farlo, perché in quei momenti sei nervoso. Ai ragazzi dico sempre di stare tranquilli in questi casi e di parlare poco. Indubbiamente, dobbiamo migliorare in questi particolari sul campo.
L’episodio con Dzeko? L’arbitro è vicino e dà il giallo alla punta della Roma. Entrambi i casi non sono semplici. L’ho detto anche ieri dopo la gara: al contrario, cosa sarebbe successo? La parata di Cragno? È stato bravo il nostro preparatore David Dei a studiare con lui Perotti e come calcia dal dischetto.
I tre giocatori non potevo darli in conferenza stampa perché c’era la rifinitura da fare: avevo principalmente il dubbio portieri. Rafael ha ancora un problema alla tibia e io pensavo di far giocare lui dall’inizio. Ieri è toccato di nuovo ad Alessio: nonostante tutto, devo ringraziarli per la loro disponibilità, anche se non stavano al meglio della condizione.
In occasione del gol, Cragno ha fatto bene ad uscire. Non ho rivisto la partita ma la sensazione è quella che potevamo fare di più negli ultimi passaggi e in quelli dal fondo. Sul possesso, abbiamo fatto la nostra migliore gara.
I ragazzi hanno cercato di giocare, nonostante loro pressassero molto: negli spazi potevamo approfittarne. Abbiamo fatto giocare male la Roma e questo era quello che volevamo. Li abbiamo chiusi non appena tentavano di andare alla conclusione.
Il day-after di Roma? Il gruppo ha voglia e stiamo lavorando in funzione di quello che affronteremo venerdì. La Fiorentina non è al livello della Roma, ma ripeto dobbiamo pensare a noi e vedremo come impostarla.
Noi non siamo in grado di gestire tante partite nella nostra testa. Il nostro obiettivo è la Fiorentina e dare il massimo contro di loro. Ai ragazzi, da quando sono arrivato, ho chiesto sempre massima intensità: noi siamo il Cagliari.
La partita con la Sampdoria mi ha dato indicazioni positive sul piano dell’intensità nella ripresa. Nell’allenamento odierno, mi è piaciuto il grande impegno dei ragazzi che non hanno giocato. Il mercato? È presto per parlarne e non ho ancora parlato con presidente e direttore sportivo.
La grinta? Io sono stato tanti anni qui. Ai ragazzi ho sempre detto che sono i giocatori a trascinare il pubblico nel momento in cui ti sostiene. Contro il Verona e il Benevento non abbiamo eccelso sul piano del gioco, ma abbiamo dato tanta intensità.
Sul campo dobbiamo dimostrare a noi stessi e ai tifosi e cercare di fare la partita e di vincere, perché di questo si tratta. La partita con la Lazio ci ha insegnato davvero tanto. Noi sappiamo la strada da percorrere, il campionato è lungo, ma se andiamo leggermente fuori dal binario di questa strada, andiamo in difficoltà.
Barella? È un ragazzo che dà tanta intensità dal primo all’ultimo minuto. Ho fatto l’esempio di Pisano: a 17 anni andava a 3000 allora e dopo tre anni lo stesso. Tutta la sua carriera è stata così. Indubbiamente Barella ha tanta qualità, idem Romagna. Nel settore giovanile, loro devono essere degli esempi.
Entrambi stanno dimostrando il loro valore in massima serie. Farias? In questo momento non sta trovando spazio. Quando lui entra, fa comunque bene. Deve continuare a lavorare. Non possiamo stare dietro alle chiacchiere. Se un giocatore ha un problema, si parlerà.
Lui sta dimostrando la voglia che ha in campo. Giannetti? Sarà lui a scegliere se andare via o meno. Io devo fare le scelte, siamo in 6 attaccanti. Indubbiamente Niccolò dà tanta intensità e sono contento di come si sta allenando, ma anche lui ha avuto il suo spazio.
Vorrei augurare un buon Natale a tutti e tanta salute e sempre forza Cagliari”.