"Lo volevo, aspettavo questa chiamata", Diego Lopez si racconta, e il suo desiderio è realtà: è l'allenatore del Cagliari
"Non so se sono cambiato - racconta il tecnico rossoblù a L'Unione Sarda - sicuramente sono cresciuto e ho fatto tesoro delle esperienze, sia quelle positive che negative".
Giulini e Cellino
"Con Giulini già avevamo avuto altre occasioni per confrontarci. Vedo in lui una persona ambiziosa. Non si vuole fermare, vuole crescere continuamente. E questo mi piace. Per Cellino ho rispetto e la gratitudine che ho nei suoi confronti per avermi dato la possibilità di giocare nel Cagliari e poterlo poi allenare".
Joao Pedro, il sacrificato
"Io dico di no. Da lui non mi aspetto certo la quantità di Barella, Dessena o Ionita, è un altro tipo di mezzala e quando ha la palla dà quello che gli altri non riescono a fare. E può giocare anche dietro la punta. Abbiamo parlato e lui sa di poter dare tanto alla squadra".
Sau
"Il solito lottatore, non si risparmia mai".
Chi in squadra somiglia a Lopez calciatore?
"Forse Pisacane, per caratteristiche tecniche ma anche caratteriali".
Il Cagliari, una squadar di carattere
"Se non l'avesse, non avrebbe vinto col Verona".