Velluzzi: "Per Barella ultima stagione al Cagliari: su Rastelli e Lopez..."

"Contro il Benevento vittoria non meritata"

Fabio Loi
27/10/2017
Interviste
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Il Cagliari a 360°. In un'intervista a Youtg.net, la firma della Gazzetta Dello Sport, Francesco Velluzzi, analizza il momento della formazione rossoblù. Dal campo, al calciomercato, per poi passare al futuro della compagine isolana.

“Cagliari-Benevento? È stata una partita molto sofferta e molto difficile con un brutto secondo tempo da parte del Cagliari, veramente molto al di sotto delle aspettative e poi un’azione eccezionale, l’ultima azione della partita: Pavoletti ha quelle caratteristiche lì ed è riuscito a scacciare via gli incubi e i fantasmi, perché anche un pareggio con il Benevento sarebbe stato molto scadente per il Cagliari.

Il Cagliari non ha meritato la vittoria: nel primo tempo ha fatto meglio, ha sbagliato un calcio di rigore con Sau, è una squadra che però ha dei grossi problemi a centrocampo e quindi c’è molto da rivedere. Lo stesso Pavoletti non ha fatto una partita incredibile, però ha quelle doti lì e se gli arrivasse qualche pallone in più è meglio, perché poi ha perso molti palloni e non ne riceve tantissimi puliti, quindi deve ricevere più palloni alti e sfruttare il suo gioco aereo, che è eccezionale.

La cura Lopez? Ad ora, non si sono visti miglioramenti, non avevo visto una situazione deteriore prima e pensavo che Rastelli potesse andare avanti fino al Benevento. Probabilmente l’avrebbe vinta anche lui questa partita. È stato deciso di cambiare e Giulini ha deciso esclusivamente lui. Lopez è una persona che ha uno spirito rossoblù, è stato capitano, è stato un giocatore che ha proprio sentito sulla sua pelle la maglia del Cagliari, è molto legato al gruppo di Cossu, Conti, Agostini, ai quali poi si è aggiunto Dessena e ha cambiato molto. Probabilmente farà dei casting (come ha fatto il presidente prima di sceglierlo) nella scelta dei giocatori da schierare.

Secondo me, Rastelli aveva una quadratura migliore, aveva comunque un gruppo base su cui puntare. Il centrocampo era Ionita-Cigarini-Barella e l’attacco era Joao Pedro-Farias-Pavoletti (con l’alternativa di Sau). La difesa aveva un cardine che era Pisacane e Padoin un cardine sugli esterni e poi una soluzione in mezzo con un Andreolli di base o un Ceppitelli o un Romagna, che è emerso nelle ultime partite. Il cambio si decide per tanti motivi, evidentemente Giulini ha percepito questa idea di puntare su un altro tecnico.

Il Cagliari ha vinto contro Spal, Benevento e Crotone, concorrenti alla salvezza, ma tutte le altre le ha perse. Secondo me questa squadra non è migliore di quella dello scorso anno, come ci si poteva immaginare in un primo momento, dopo l’undicesimo posto della scorsa stagione. Adesso vediamo le 9 partite che restano da qui alla fine del girone d’andata e poi si potrà fare un bilancio, magari dopo la gara con l’Atalanta del 30 dicembre prossimo, anche perché poi ci sarà la Juventus.

Il Cagliari certamente non è una squadra da vertice, perché oramai il campionato è diviso in tre tronconi, ma non è nemmeno al livello di Sampdoria, Torino, Fiorentina: lotterà per salvarsi e speriamo ci riesca.

Torino-Cagliari? Io credo che Belotti verrà gestito molto col contagocce, poiché il suo obiettivo è arrivare a giocare il play-off per andare al Mondiale con l’Italia. Il Cagliari troverà un Torino feritissimo, che non sta mantenendo i propositi della vigilia. È una società che ha dichiarato di puntare all’Europa, che ora appare lontana. C’è un Cagliari, però, molto determinato. Ripeto Lopez ha una mentalità da guerriero.

Cercherà di infondere ai giocatori grinta e cattiveria, che forse erano un po’ mancati nell’ultimo periodo con Rastelli. È un Cagliari che ha difficoltà nelle corsie laterali – si sa – e non sta trovando nemmeno una quadratura in mediana. Cigarini è stato sostituito e non l’ha presa proprio benissimo: è l’unico regista e bisognerà vedere cosa succederà. Sicuramente la società dovrà intervenire sul mercato a gennaio. Il Cagliari non può permettersi con gli investimenti fatti per stadio e centravanti (Pavoletti) di poter perdere la Serie A.

Barella? Questo secondo me sarà l’ultimo anno in cui lo vedremo giocare per il Cagliari. Quella cessione ti va a coprire i soldi spesi per Pavoletti. La gestione è una cosa che deve essere fatta con attenzione. I tre punti col Benevento si spera rappresentino il segnale della svolta, magari a Torino vedremo un grandissimo Cagliari, con molta più grinta e rabbia e anche con più idee. Il Cagliari deve piazzare un jolly per poter stare un po’ più tranquillo”.

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