Capuano, è un attimo

La sfida con il Torino può rappresentare una grande occasione per il difensore abruzzese

Marco Castoni
27/10/2017
Approfondimenti
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L’avvento di Diego Lopez sulla panchina rossoblù ha portato la formazione isolana all’utilizzo di un modulo diverso e il conseguente impiego di alcuni inter preti in posizioni differenti.

Tra coloro che hanno visto mutare la collocazione all’interno dello schieramento, vi è un Marco Capuano che, subentrato nel corso del match contro il Benevento al posto dell’infortunato Pisacane, è stato utilizzato come centrale di sinistra nella retroguardia a tre.

Tale ruolo sembra sposarsi perfettamente con le caratteristiche del difensore arrivato in Sardegna per volere di un Zeman che ne aveva apprezzato le qualità nella stagione culminata con la promozione in A del Pescara. Sgravato da compiti di spinta, eccessivamente gravosi per le sue capacità tecniche, Capuano è stato investito del compito primario di coprire le avanzate di un Miangue apparso in crescita, favorendo così la solidità di un reparto apparso in difficoltà ed alle prese con diversi problemi di solidità.

Una formula a tre del reparto arretrato sembra rappresentare al momento la soluzione migliore, in grado di valorizzare le qualità dei singoli, dare equilibrio all’intero schieramento e di consentire il recupero di alcuni interpreti come lo stesso Capuano e Ceppitelli.

Il quarto anno tra le file della formazione rossoblù, sembra designarsi come quello decisivo nel fornire risposte attendibili circa la reale dimensione di un difensore come Capuano.

Sfruttare l’occasione che potrebbe prospettarsi a partire dalla trasferta di Torino, diventa un imperativo e l’unica via possibile, al fine di innalzarsi al ruolo di certezza agli occhi di un allenatore che, nonostante qualità tecniche non eccelse, ha saputo costruirsi una carriera in maglia rossoblù da assoluto protagonista.

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