I tre punti sono di nuovo tornati in Sardegna dopo tanto tempo. Il Cagliari ha fatto sua la gara col Benevento grazie ad un finale al cardiopalma dopo che Iemmello aveva risposto a Faragò dal dischetto in pieno recupero.
A mandare in estasi i tifosi rossoblù, però, è stato proprio Leonardo Pavoletti, l’acquisto più costoso nella storia del club isolano. Un successo sicuramente di grande importanza, che dà morale e che consente alla formazione di Diego Lopez di muovere un po’ la classifica, fattasi improvvisamente preoccupante.
Tuttavia, la partita di ieri ha anche mostrato degli aspetti non propriamente positivi. In primo luogo, il mancato cinismo da parte dei giocatori rossoblù in fase realizzativa. Di fatti, dopo il vantaggio ottenuto con Faragò, gli isolani non sono riusciti a mettere immediatamente in cascina il risultato, consentendo poi al Benevento di guadagnare campo e di rimanere in gara fino all’ultimo secondo.
Altro aspetto da non sottovalutare è la poca fluidità mostrata dai ragazzi di Lopez nell’impostazione della manovra. Per il Cagliari troppi errori nei passaggi e poca velocità. Entrambe queste caratteristiche sono di vitale importanza per una compagine che vuole fare del gioco di spinta il proprio grido.
E poi il calo psico-fisico avuto soprattutto nella seconda frazione di gara. A cosa è dovuto questo imprevisto cambio di atteggiamento dei rossoblù nel corso della partita? Probabilmente ha prevalso un senso di appagamento, che sicuramente, a lungo andare, sarebbe potuto anche essere un’arma a doppio taglio.
Indubbiamente, sono tutti aspetti su cui l’allenatore uruguaiano dovrà necessariamente mettere mano, per poter ottenere ulteriori progressi dalla sua squadra, già dalla delicata trasferta contro il Torino di domenica.