Lopez: "Felice ed orgoglioso di allenare il Cagliari"

"Voglio grinta, gioco e coraggio"

Marco Castoni/Fabio Loi (inviati)
18/10/2017
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Diego Lopez è il nuovo allenatore del Cagliari. A lui il compito (insieme al suo staff) di risollevare la squadra, al momento in netta difficoltà di gioco, identità e risultati. Alle 18:30, presso la sala stampa della Sardegna Arena, l'incontro con i media.

Seguiremo l'evento in diretta grazie ai contributi dei nostri inviati Marco Castoni e Fabio Loi.

Amici sportivi buon pomeriggio dalla sala stampa della Sardegna Arena. Alle 18:30 la conferenza stampa di presentazione di Diego Lopez. Sarà accompagnato da Giulini? Sì, sarà presente il presidente Giulini.

Man mano si sta riempiendo la sala stampa. Vengono sistemati gli impianti audio a 24 minuti dall'inizio della conferenza stampa.

Pochi minuti e si comincia, è tutto pronto.

Lo staff che affiancherà Lopez verrà ufficializzato nella giornata di domani. Fini e Agostini? O ci sarà qualche sorpresa?

C'è ancora da attendere, a questo punto pochi minuti. Tutto è pronto per l'inizio della conferenza stampa.

Pronta la sciarpa rossoblù da consegnare a Mister Lopez che sta per entrare in sala stampa. 

La sala stampa è ormai gremita, si attende l'inizio.

Ecco Giulini e Lopez, presenti anche Rossi e Passetti, si comincia. Ecco le loro dichiarazioni:

Giulini:

Domenica sono andato via dopo il primo tempo con l'intenzione di cambiare. Lunedi ho parlato con Diego tutto il giorno e anche ieri e oggi siamo qui. Nessun incontro diversivo. La prima idea era Lopez per rispetto di squadra e tifosi. Gli altri incontri ci hanno fatto capire che questa era la cosa giusta. Lopez è un allenatore completo: abbiamo anche provato a portarlo a Olbia in un certo periodo. Felici di averlo qui.

Non c'è stato nessun ripensamento. Per me sono stati due anni meravigliosi, in comune con Rastelli. Abbiamo vinto due campionati nella nostra storia. Tante belle storie come Melchiorri, Han, Dessena, i brasiliani, Barella. Dopo 4 sconfitte, ho pensato che questa squadra non potesse migliorare ed è il motivo per cui ho optato per l'esonero. Con Rastelli rapporto ottimo.

La prima richiesta del mister è stata quella di collaborare con un suo secondo e un suo collaboratore. Siamo felici dello staff rimasto e del mister.

Zola? È talmente intelligente che non abbiamo parlato di panchina. Mi sono scusato con lui quando me ne sono andato dopo il primo tempo. Cambiare è materia delicata e riguarda me e i miei collaboratori. La gente di valore torna. Sono proiettato al futuro. Le partite casalinghe devono essere materia di mister e calciatori. Il valore delle persone fanno la differenza.

Domenica speravo in una vittoria. Quest'anno sapevamo quanto fosse complicato. Non dimentichiamoci che la squadra è arrivata in B. Isla e Alves? Non cambierei idea sulle mie scelte. Sono arrivati giocatori importanti e non è tempo di dare giudizi, è presto. Ci deve essere la volontà di gestire uomini importanti come quelli del nostro staff allargato.

Penso di essere il primo tifoso del Cagliari. La persona che ho affianco è la soluzione migliore. Abbiamo bisogno di loro e contro Benevento e Hellas sarà fondamentale vincere. Da Lopez voglio la salvezza e che rimanga più di 28 mesi.

Lopez:

Voglio scusarmi per il ritardo. Nessun timore. Ho una bella responsabilità. Cagliari per me è importante. È un orgoglio e una grande possibilità. Quando ero a Bologna e Palermo, seguivo sempre il Cagliari. Appena contattato, sono venuto di corsa.

Oggi ho avuto un primo contatto con la squadra. L'ambiente? Ho visto un grande allenamento e bisogna mantenere questa intensità di continuo. C'è voglia di fare bene.

Oggi ho parlato con i ragazzi sulla nostra situazione. Per raggiungere un obiettivo, ognuno di noi deve fare qualcosa di più. La chiamata è stata di Carlo Catte. Voglio trasmettere la mia esperienza alla squadra. Si può fare bene.

Ho fatto nuove esperienze e il tempo passa. Si migliora professionalmente e sono felice del mio percorso. Ho iniziato con i ragazzini, poi la Primavera e la prima squadra. Oggi non c'è la stessa situazione di tre anni fa. Tutto questo ti porta ad essere cauto nelle decisioni. L'esperienza biennale fu buona e arrivammo undicesimi. Anche a Bologna ho fatto bene con il Ds Fusco. A Palermo meno bene, ma ne ho ricavato ottime indicazioni.

Nei momenti difficili, la squadra ha bisogno di sostegno, ma la squadra deve dare un input. I tifosi ci sono sempre. Voglio una squadra grintosa e lo voglio trasmettere.

La pressione mi piace. Cagliari è una piazza importante e ambiziosa.

Essendo altrove, ho seguito il Cagliari a 360 gradi. Queste cose sono belle, come la festa di Conti. Sono contento di far parte di questa famiglia.

 Lazio? Devo inquadrare bene la squadra. Oggi era solo il primo giorno.

Voglio grinta e coraggio dalla squadra. Dobbiamo essere compatti, cercheremo di giocare a calcio. Bisogna contagiare i tifosi, sia in casa sia fuori. Sono qui da anni e i nostri tifosi devono essere rispettati. Sempre agguerriti è lo spirito. Bisogna lavorare bene in settimana.

 

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