Cagliari, chi ti prende per mano?

La formazione rossoblù è in crisi di risultati ed è evidente la mancanza di leader che possano dare una scossa alla squadra e risalire la corrente della bassa classifica

Fabio Loi
20/10/2017
Approfondimenti
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La crisi che sta attraversando il Cagliari è sotto gli occhi di tutti. La classifica parla chiaro e mostra come la formazione isolana sia sopra solo di un punto rispetto alle sabbie mobili, che significano l’inferno, ovvero la cadetteria.

A tal proposito, la situazione in casa rossoblù va analizzata non solo dal punto di vista dei risultati e del gioco macchinoso (motivi che sono costati a Rastelli l'esonero) ma anche sotto il profilo della mancanza di leader all’interno della squadra per risollevarne le sorti e dare una sterzata definitiva al campionato che, per i rossoblù, è stato fino ad ora caratterizzato da poche luci e molte ombre.

Sembra un lontano ricordo il Cagliari grandi firme della scorsa annata: ottimo piazzamento a parte, l’ossatura principale della squadra versione 2016/2017 era costituita da nomi di esperienza e che avevano nella grinta e nel carisma una delle loro caratteristiche migliori (oltre a quelle tecniche).

Oggi le cose stanno diversamente. A questo punto, sorge un interrogativo: chi prenderà in mano il Cagliari per risalire la classifica che ora vede la squadra con un punto di vantaggio sulle penultime e con soli 6 punti in cassaforte? Indubbiamente, è difficile dare una risposta certa.

In questo tipo di situazione, bisogna puntare tutte le fiches sul collettivo, nello specifico sul carattere e la forza dei giocatori a disposizione. I presupposti ci sono tutti, ma ora per il Cagliari è ora di ripartire, senza guardare indietro ma in avanti. Il cammino è lungo.

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