Un anno da Re Mida. Un anno in cui qualsiasi pallone tocca diventa oro, che sia a centrocampo o sulla trequarti. Un anno in cui Nicolò Barella ha finalmente fatto capire, e non solo ai più attenti come in passato, che il futuro del nostro calcio passa anche dai suoi piedi.
E così, tra le varie cose trasformate in oro, il diciotto rossoblù ha plasmato persino il suo cartellino, che oggi vale non meno di venti milioni. Cifra alta ma che non sembra spaventare affatto le big del nostro calcio, a partire da Juve, Roma e Inter, tutte pronte a follie pur di strappare quantomeno un'opzione sul ventenne cagliaritano.
I sardi finora hanno sempre fatto muro (la Juve lo monitora da più di tre anni) e lui stesso ha dichiarato di voler giocare l'Europa con la maglia della sua città. In rossoblù Barella potrebbe diventare una bandiera senza precedenti, con un'intera carriera con gli stessi colori, e un passato che lo vede nato e cresciuto nella terra che lo ha lanciato tra i grandi. La tifoseria l'ha sempre coccolato come il bimbo di casa, e qualsiasi tifoso auspicherebbe una sua permanenza.
Però, a fianco al romanticismo di una carriera monocolore, la tentazione delle sirene che lo chiameranno verso altri lidi. La Juve, squadra con cui potrebbe vincere tutto, conquistare la nazionale e strappare un ingaggio ricchissimo. Lo stesso che potrebbe garantirgli l'Inter, squadra peraltro per cui lui simpatizzava da ragazzino. E poi la Roma, dove troverebbe minuti, crescita e la musichetta della Champions. I richiami sono grossi, e Nicolò sarà presto chiamato a compiere una scelta importante. Forse anche prima di quanto pensiamo.