Faragò-Padoin, adesso si fa dura

Resta accesa la lotta su chi dovrà rivestire i gradi di titolare nel ruolo di terzino destro

Marco Castoni
16/08/2017
Approfondimenti
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Due errori pesanti, uno in fase offensiva e quello che nella propria metà campo ha causato la rete del pareggio del Palermo, non possono e non devono offuscare la prestazione offerta da Faragò nella prima sfida ufficiale della stagione.

L’ex mediano del Novara infatti, schierato nei panni di terzino destro, ha interpretato un match all’insegna del sacrificio e dell’abnegazione tattica. Puntuale nelle chiusure, ha spinto con costanza sulla propria fascia di competenza creando valide occasioni per i propri compagni. Inoltre ha dimostrato di poter essere una risorsa anche nel gioco aereo rendendosi pericoloso sugli sviluppi dei calci da fermo.

La mancanza di lucidità in due episodi cardine della contesa, conseguente alla grande voglia di dimostrare di poter essere un fattore nella nuova stagione, appare come una carenza giustificabile nel mese di agosto ed a seguito di una condizione fisica che deve fare i conti con i carichi non ancora smaltiti della preparazione estiva.

Una scelta quella effettuata da Rastelli in fin dei conti azzeccata ovvero preferire Faragò ad un più esperto Padoin, che nelle occasioni in cui è stato impiegato come laterale di difesa ha offerto prestazioni poco convincenti e all’insegna della sofferenza.

Allo stato attuale la rosa rossoblù offre al tecnico campano due interpreti adattati in ruolo delicato, nell’attesa di un aggiustamento che attraverso le dinamiche del calciomercato potrebbe arrivare a campionato già in itinere.

Situazioni e prospettive da valutare attentamente e che non dovranno fare i conti con la volontà di trovare una soluzione in maniera pressante ed urgente, perché poter contare su un interprete come Faragò e il suo relativo atteggiamento è comunque un buon punto di partenza.

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