“Voglio ripartire di slancio e conquistarmi l’Under 21“. Così Nicolò Barella ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
“A Rastelli devo la vita“, afferma il centrocampista rossoblù.
“Qualcosa sta cambiando nei confronti dei giovani. Per quanto mi riguarda il prestito a Como mi ha fatto bene, Beltrami (l’agente, ndr) è il mio secondo padre, Rastelli mi ha fatto capire che se non mi fossi messo in riga non avrei giocato, ero convinto di sapere e poter fare tutto, e nel calcio dei grandi non funziona così. Ora gioco la palla, non mi limito a recuperarla“.
In attesa del primo gol in A: “Mi brucia ancora l’errore di Firenze, sogno un gran gol col destro all’incrocio alla Sardegna Arena“.
“Mezzala sinistra, devo imparare a gestire la corsa. Troppi gialli? Non mi tiro indietro, sono tutti per falli e non per proteste, a volte sbarello ma da piccolo ero più esagitato“.
Un esempio per i giovani? “Prendete esempio da Melchiorri“.
"Daniele Conti? Un idolo".