Ci si innamora irrazionalmente. Non si seguono schemi né logiche. Non esistono formule, modelli precostituiti e fac simile del cuore, lo si fa e basta. Ed è con questa logica che ci si innamora di uno come Cassano. Senza logiche, senza idee. Al primo dribbling, al primo assist, alla prima finta di corpo, anche a trentacinque anni, anche se il passo non è quello del gol all'Inter, anche se il fisico non è lo stesso e le promesse son state buttate insieme a quel talento che l'avrebbe potuto rendere l'italiano più forte di sempre. Un tempo talento ingabbiato in un carattere impossibile, oggi un carattere maturato ingabbiato in un passato che non può regalargli un presente.
Nemmeno al Cagliari, a cui si sarebbe proposto nelle ultime ore. Nemmeno al Cagliari perché vecchio, perché ne ha combinate più di Carlo in Francia, perché in sovrappeso, perché l'estate è torrida e perché l'inquinamento ci uccide.
Però lui è sempre Fantantonio, quel giocatore in grado di vincere le partite da solo e di trasformare il volto di una squadra per il solo motivo di essere in campo. Qualcuno dirà che tutto ciò sarebbe stato vero qualche anno fa, i più maligni diranno qualche chilo fa, eppure il ragazzo di Bari Vecchia assicura che sta ritrovando il peso forma in seguito ad una dieta mirata e che mai come in questo periodo si era allenato così duramente (o semplicemente mai si era allenato).
Tutte carte in regola per compiere un Borriello bis, per un giocatore che in più ha dalla sua il vantaggio di potere, potenzialmente, incidere anche giocando quasi da fermo. I piedi sin sempre quelli di un talento senza senso, la testa forse non è nemmeno più quella del bulletto spacca spogliatoi. La voglia è tanta, la suggestione è da favola.
Il mare ce l'abbiamo già, ora al Cagliari la possibilità di regalare all'Isola un altro poeta per raccontarlo.