"Cagliari è stata una perentesi straordinaria e non pensavo che potessi stare così male andando via dalla Sardegna, ma è stata una decisione presa già da tempo, prima del torneo Sardegna di Olbia. Però non è assolutamente vero che è stata la conseguenza di alcune divergenze con Rastelli, o con il resto della dirigenza. Semplicemente non c’erano affinità di intenti. In due anni abbiamo raggiunto grandi risultati sportivi, un campionato vinto ed una salvezza ampiamente raggiunta. Adesso non eravamo più d’accordo su alcune strategie societarie e, di comune accordo, è giusto che ognuno vada per la sua strada, nessun problema." Così l'ex diesse Rossoblù Capozucca ai microfoni di stadiosport.it
Quale giovane del Cagliari sarebbe pronto per approdare in una big?
"Sicuramente mi viene in mente Nicolò Barella, che ha fatto dei passi da gigante nella scorsa stagione. E’ un giocatore secondo me molto importante. Barella potrebbe giocare in ogni squadra perché ha qualità, quantità, forza, temperamento, quindi lo vedrei bene ovunque. Un altro giocatore che arriverà sicuramente alla ribalta non è italiano, ma è il coreano Han.
Han è un talento davvero straordinario e avrà sicuramente un grande futuro."
Situazione portieri:
"Crosta è un classe 1998, ha grandissime qualità ed il tempo è dalla sua parte. L’anno prossimo però il titolare del Cagliari sarà Alessio Cragno, che è un altro giovane (classe 1994) ed ha già maturato una buona dose di esperienza. Dai programmi, almeno fino a quando c’ero io, il titolare sarà Cragno. Ha fatto molto bene al Benevento in Serie B e adesso deve trovare la consacrazione anche in Serie A."