Borriello, il retroscena: "Galliani mi minacciò. La Roma? Schifato! Sul Cagliari..."

L'attaccante rossoblù ai microfoni di Premium Sport

La Redazione
22/06/2017
Interviste
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"Vado al Milan e inizia l'Isola dei Famosi. Accuso un dolore al flessore ma dicono che non ho niente, facendolo passare per un problema psicologico per la storia con Belen. Invece ero stirato e sono arrivato a un punto in cui mi sono strappato il muscolo. Con Leonardo in panchina ho segnato 15 gol. Lui aveva tanta fiducia in me e lasciava spesso Huntelaar e Inzaghi in panchina. Arriva l’estate, il Milan poteva prendere Ibra e Robinho, ma doveva liberarsi di me e di Huntelaar: non volevo andare via, ma Galliani minaccia di escludermi dalla lista Champions, così andai a Roma firmando per 5 anni". Così Borriello ai microfoni di Premium Sport.

Sull'esperienza alla Roma: "Segno 17 gol in 6 mesi, poi sbaglio un rigore in Champions e si creano polemiche intorno a me. Così vengo messo fuori. Successivamente torno ancora, sono protagonista delle dieci vittorie consecutive, ma a gennaio torna Destro e mi dicono che sarei stato il terzo attaccante. "Ma come? Sono stato titolare finora!", mi chiedevo. Mando tutti al diavolo, accetto la prima squadra che esce fuori. Ero schifato...".

Poi Juve, Carpi e Atalanta: "Segno un gol importante a Cesena per la conquista dello Scudetto, ma decidono di investire su altri. In Emilia inizio bene, ma capiscono che non ce l’avrebbero fatta a salvarsi e decidono di mettere fuori rosa tutti quelli che guadagnavano di più. Ho un ricordo dei dirigenti del Carpi orribile, della gente no. Da lì vado a Bergamo, mi sono trovato da Dio".

Infine, il Cagliari: "In estate avevo lanciato un appello a Ibiza: "Chi vuole allenarsi con me?". Ne arrivano a centinaia. Arriva la chiamata dei sardi, dopo due giorni ho fatto 4 gol, io ero allenato davvero."

 

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