Una stagione è appena terminata e ce n'è subito una da programmare e costruire soprattutto attraverso il calciomercato estivo, fondamentale per raggiungere gli obiettivi stagionali.
A Santa Margherita di Pula, presso il Forte Village, è venuto alla luce il Cagliari 2017/2018 alla presenza del presidente Tommaso Giulini e del tecnico Massimo Rastelli.
L'attenzione dei media era però concentrata sul nuovo Ds del Cagliari, Giovanni Rossi, che dal 1 luglio sarà ufficialmente l'uomo di punta del mercato rossoblù.
Ecco le sue dichiarazioni:
difficile e avremo bisogno del vostro aiuto. Abbiamo fatto 130 punti in due anni e vorrei arrivare a 180. Voi giornalisti e gli sponsor siete le categorie più importanti.
Rossi
Grazie del benvenuto. Non è stato facile lasciare Sassuolo dopo tanti anni e ci ho pensato tanto. Mi hanno convinto il progetto e la voglia di andare avanti, con uno stadio e un centro sportivo ma, sopratutto, l'unità dei sardi. Nella mia carriera ho lavorato nei settori giovanili e in piccole e grandi società. Porto la mia esperienza e penso che sia necessario costruire delle basi e lavorare. Se ci saranno giovani interessanti li porteremo.
Ho parlato inizialmente con Giulini che mi ha spiegato il progetto Cagliari, poi ho voluto parlare con il mister per capire le sue idee e quali problematiche ha avuto. Per adesso abbiamo posto le basi, poi cercheremo di creare una squadra con giocatori che coesistano bene. Ma è ancora presto per parlare di moduli.
Penso che si debba portare Cagliari ad essere una piazza ambita perche è una piazza storica, che ha vinto uno scudetto e dobbiamo impostare un progetto spalmato su 2-3 anni, basandoci anche su giovani che ci sono già e altri che arriveranno da altre squadre importanti. Ovviamente i tifosi vogliono persone attaccate alla maglia e per questo dovremo lavorare anche sui nostri giovani. Per quanto riguarda i gol presi lo scorso anno credo che sia stato un problema più di squadra che di difesa. Cerchiamo di capire i problemi dello scorso anno per risolverli.
Il Cagliari ha una storia più forte del Sassuolo e credo ci siano le basi per un progetto importante. C'è la volontà di costruire e questa volontà si percepisce anche in "continente". Ci vogliono lavoro e serietà e, se ci sono queste basi, si può fare molto bene.
Da ex attaccante, con Giannetti, Farias, Sau, Borriello credo che si possa fare qualche innesto minimo ma, per la dimensione del Cagliari, credo sia molto forte. Se si vanno a vedere i fatti l'attacco del Cagliari ha messo in difficoltà molte squadre l'anno scorso.
Una cosa che mi ha fatto piacere è il senso di appartenenza a questa squadra, è come se fosse una nazionale. Facendo un paragone come l'Atletico Bilbao , che lavora con giocatori di quella zona. Qua è già più difficile ma in rosa ci sono già molti sardi. Per sostituire Alves serve un giocatore con le stesse caratteristiche di esperienza e ruolo.
Il Cagliari ha tanti giocatori di valore, uno su tutti barella ma anche Ionita, che ha un potenziale enorme e ha tanti giocatori giovani interessanti. Al di fuori si percepisce la difficoltà di venire a giocare a Cagliari e dobbiamo creare un fortino per mettere in difficoltà le avversarie.
Cragno? È uno dei giovani più promettenti del calcio italiano e credo ci siano tutte le possibilità di farlo tornare a Cagliari e metterlo a disposizione del mister.