È stata una stagione particolare quella che si è conclusa con il successo rossoblù ai danni del Milan di Montella. L’ultimo campionato nel vecchio Sant’Elia è valso una preziosa salvezza, agguantata grazie ad un bottino di 47 punti e l’undicesimo posto in classifica. Un risultato più che positivo, forse non abbastanza apprezzato, che potrà diventare una base solida al fine di raggiungere obiettivi maggiormente ambiziosi.
Ripercorriamo la stagione a tinte rossoblù, analizzando le diverse componenti che ne hanno contraddistinto il cammino:
Fattori positivi – Tra le note liete spicca l’apporto dei tifosi. Un pubblico esigente, a tratti eccessivamente critico, che tuttavia non ha mai smesso di riempire il Sant’Elia, incitando incessantemente la propria squadra.
Il gruppo rossoblù nonostante diversi frangenti complicati, ha saputo mantenere un’identità forte e una comunione d’intenti. Le vicende Storari, Ibarbo, Di Gennaro e gli infortuni di Dessena, Ionita e Melchiorri, sono solo alcuni episodi che avrebbero potuto minare l’integrità del collettivo.
Fattori negativi – La rosa costruita grazie e soprattutto al lavoro di Stefano Capozucca, ha restituito l’impressione di non aver massimizzato il proprio potenziale. Spesso e volentieri, come testimoniano le diverse imbarcate subite, l’atteggiamento non è stato dei migliori, alimentando un’altalena di rendimento e risultati costante.
Il reparto arretrato nonostante annoverasse al proprio interno interpreti di sicuro valore, ha faticato eccessivamente, riuscendo a mantenere la porta inviolata in sole quattro occasioni.
Certezze – Senza alcun dubbio, Barella si è innalzato come punto fermo della rosa rossoblù. Nonostante un’età ancora giovanissima, il prodotto del vivaio ha restituito una continuità di rendimento da far invidia a compagni più quotati e navigati.
In attacco l’apporto di Borriello è andato oltre ogni più rosea aspettativa: pur non avendo svolto con il resto dei compagni la preparazione estiva, ha trascinato a suon di goal squadra e pubblico attraverso una personalità e professionalità indubbie.
Punti interrogativi – Il Cagliari tramite le scelte del proprio allenatore, non ha restituito un’identità stabile. Modulo e interpreti utilizzati, hanno avuto un mutare febbrile contribuendo a rallentare l’acquisizione di diverse certezze.
Diversi dubbi riguardano la composizione della rosa che difenderà i colori rossoblù nel prossimo anno. Borriello e Alves su tutti, ma altrettanti interrogativi andranno ad investire giocatori che rimanendo nell’isola, dovranno elevare il proprio rendimento. Da elementi come Padoin, Isla, Ceppitelli, Salamon, Joao Pedro e Farias sarà lecito aspettarsi un apporto superiore e continuo.