Juventus-Cagliari 4-0; Cagliari-Fiorentina 3-5; Lazio-Cagliari 4-1; Torino-Cagliari 5-1; Cagliari-Napoli 0-5; Cagliari-Inter 1-5.
Sono le “imbarcate” subite dai rossoblù nel corso della stagione. A queste potrebbero anche aggiungersi i tre gol incassati lo scorso sabato in quel di Napoli.
Eppure, senza le rotonde sconfitte che hanno caratterizzato il Cagliari nel campionato che volge al termine, probabilmente sarebbero potute essere differenti le valutazioni dei tifosi e addetti ai lavori riguardo l’operato di Rastelli. Al quale tuttavia, dati alla mano, poco o nulla si può rimproverare.
Tralasciando infatti la variabile dello scarso gioco, che mai ha emozionato, il tecnico campano ha raggiunto gli obiettivi prefissati: salvezza in anticipo (e mai messa in discussione), decimo attacco del campionato e 41 punti finora conquistati, con il mirino ai 50 (o quasi).
Difficile, alla luce della pochezza che offre il mercato degli allenatori e al portafogli che deve essere utilizzato con parsimonia, ipotizzare un cambio in panchina: Massimo Rastelli sente odore di conferma, forte anche del contratto che lo lega ancora al Cagliari. E avrebbe l’occasione, cercando di evitare le sconfitte “abbondanti”, per dimostrare che la Serie A, per lui, non è solamente un caso.