84 minuti: sono quelli racimolati in Serie A da Alessandro Deiola. Eppure a inizio stagione, dopo le 27 presenze dello scorso campionato e uno scampolo di partita positivo contro la Roma, nella rimonta culminata con la rete del pareggio da parte di Sau, il centrocampista pareva potesse recitare un ruolo di prim’ordine nel Cagliari.
Invece valige preparate in fretta e furia, e un aereo direzione Spezia preso senza troppa convinzione, con la consapevolezza di avere ancora tanto da dire.
Il discorso è stato ripreso nella sessione di mercato di gennaio, con Deiola che ha fatto ritorno in terra sarda. Appena una sgambata in quel di Palermo, poi, finalmente, dopo mesi di attesa, si è presentata l’occasione dal primo minuto: per la prima volta, nella gara contro il Chievo, il ragazzo di San Gavino ha giocato titolare in massima serie. E se l’esordio in A non lo dimenticherà facilmente, crediamo che pure i chilometri macinati dal 1’ al 74’ minuto sabato scorso rimarranno impressi nella memoria.
Il risultato ha sorriso ai rossoblù e al buon Alessandro, il quale non ha certo sfigurato, dimostrando che potrà giocarsi, eccome, le proprie chance. Perché lui, insieme ad altri giovani, rappresenta il Cagliari del futuro.