Il 17 dicembre 2011, all’età di soli 17 anni, il Cagliari, in occasione della trasferta contro il Chievo Verona, fece esordire, nei minuti finali di quella gara, un promettente terzino sinistro, proveniente dal proprio vivaio e di cui si parlava un gran bene: quel canterano era Nicola Murru.
L’attuale numero 29 rossoblù ha avuto un percorso di miglioramento costante, che gli ha consentito di emergere sui palcoscenici più importanti del nostro calcio, tanto da essere insignito di alcuni riconoscimenti di rilievo: nel 2013, come miglior difensore classe 1994 dalla giuria dell'almanacco “La giovane Italia” e l’anno successivo è stato inserito nella lista dei migliori dieci talenti under-20 al mondo dal Daily Mail.
Da allora, sono passati ben sei anni e, nella giornata del 9 aprile 2017 al Sant’Elia con il Torino, è arrivata una doppia grande soddisfazione per la sua giovane carriera, ovvero quella di giocare per il suo Cagliari con la maglia celebrativa dello scudetto e festeggiando le cento presenze da professionista, conquistando contestualmente anche i gradi di capitano (dietro Daniele Dessena e Marco Sau).
Traguardi prestigiosi per uno dei talenti emergenti del nostro calcio, che la società rossoblù ha fatto crescere nel proprio florido settore giovanile e che è desideroso di diventare uno dei simboli del Cagliari in prospettiva. Il futuro è davanti a lui: ora tocca a Murru scriverlo.