It's show-time. Il tempo del pareggiotto e del biscottone è finito, le nuvole son fuggite lasciando spazio al sole. È quasi tempo di mare, è quasi tempo d'estate, è sicuramente il momento di divertirsi. Trentacinque punti a otto gare dal termine, un distacco di diciotto punti dal terzultimo posto che fa dormire sonni tranquilli persino al più inguaribile dei catastrofisti. Anche l'anno prossimo il Cagliari giocherà in serie A, avendo liquidato le pratiche salvezza già da tempo e avendo l'occasione di ottenere l'aritemtica certezza già da domenica.
Ma il campionato non è finito, c'è ancora legna da ardere e allora potrebbe essere giunto il momento di allentare la tensione e provare a giocare senza nulla da perdere. Con le certezze messe in cassaforte, i sardi potranno affrontare le prossime gare con assoluta scioltezza, cercando di proporre un calcio spregiudicato e volto a divertire la platea più che a badare al sodo.
A partire dal modulo, che quasi sicuramente non sarà più abbottonato come nelle ultime uscite ma votato all'attacco, con due punte pronte a duettare là davanti. Ci sarà magari più spazio per il giovane Han, che potrà essere lanciato senza nessuna pressione e ci sarà spazio per l'inseguimento delle prime piazze della classifica marcatori per Marco Borriello.
Tutto magari già da domenica, quando al Sant’Elia arriverà un'altra squadra dalla mentalità offensiva come il Torino: i granata segnano tanto ma ne incassano anche molti, prova ne sia il decimo posto nonostante la vetta nella classifica dei bomber del gallo Belotti. Ci sono tutti i presupposti per una partita scoppiettante. E perché no, magari anche
per un finale di stagione.