Che a Cagliari non si respiri aria pura, è oramai un dato di fatto. La sconfitta contro la Lazio brucia ancora, e se aggiungiamo gli ingredienti relativi alle vicende extrasocietarie, il gioco è fatto.
È bene, tuttavia, voltare pagina e guardare alla prossima, decisiva sfida, con positività.
Bologna, infatti, rappresenterà uno snodo decisivo del campionato rossoblù. E, francamente, quando la squadra tornò al Sant’Elia dopo l’inizio di stagione in quel di Trieste, forse ci si attendeva di trovarsi, in questo periodo, con qualche punto in più in classifica e non con le dirette concorrenti per la salvezza (quasi) alle calcagna. Senza dimenticare i 16.000 spettatori che avrebbero dovuto affollare lo stadio. Ma sappiamo tutti le mille vicende, talune avverse, che hanno proiettato società, giocatori e tifosi in uno stato confusionale, forse inarrestabile.
Ci auguriamo che in tribuna al Dall’Ara possa sedere il presidente Massimo Cellino, la cui vicinanza sarebbe un toccasana, al fine di restituire calore a un ambiente che ne ha tanto bisogno.
Si è abbondantemente discusso, nel post sconfitta contro i biancocelesti, in merito alle “questioni” Murru, Conti, Pinilla, Cellino, Zedda, Marchetti. E chi più ne ha più ne metta.
Ora basta, però: chiediamo ai giocatori di pensare solo al campo, e ad un obiettivo, la salvezza, il cui raggiungimento comincia a non essere poi così scontato; e ai tifosi di metterci una pietra sopra.
La squadra ha bisogno di tutti noi. Perché non decidere, domani, di fare visita ai nostri beniamini in occasione dell'amichevole a porte aperte contro il Muravera al Centro Sportivo Ercole Cellino alle ore 15:00, per far sentire loro il nostro sostegno?
Pensiamoci. Il nostro amore per i colori rossoblù deve sconfiggere chiunque lo metta a repentaglio. E a noi non resta che dimostrarlo, meglio senza inutili chiacchiere da bar.
Che uno, e solo, possa dunque essere il grido di incitamento: “Siamo sempre con te!”