Rafael: 6+. Bravo a smanacciare pericolosi cross laziali, deve intervenire soltanto su conclusioni dalla distanza o deboli, come il rigore in movimento di Felipe Anderson.
Isla: 6. Macina chilometri lungo la corsia destra, proponendosi fino agli ultimi minuti. Ha un cliente difficile come Immobile, ma se la cava egregiamente, offrendo aiuto a Pisacane e recuperando in seguito ad alcuni palloni perduti. Unico neo un calcio d’angolo regalato alla Lazio.
Pisacane: 6. Bravo negli anticipi e nel chiudere a chiave l’area di rigore rossoblù. Da migliorare, e parecchio, le aperture e i lanci lunghi (Dall’86’ Salamon: sv).
Bruno Alves: 6.5. È sempre al posto giusto al momento giusto, specie negli anticipi, in particolare di testa. Nel primo tempo perde la marcatura su Hoedt, che però non ne approfitta.
Murru: 6-. Leggermente più bloccato rispetto a Isla, soffre Keita nella prima frazione, facendosi spesso superare agevolmente.
Dessena: sv. Si infortuna al settimo minuto (Dal 7’ Farago: 6. Nonostante fosse fermo da diverso tempo, disputa un match coraggioso e combattivo. Dovrebbe sveltire maggiormente alcune giocate. Bravo a provarci dalla distanza, anche se il tiro è centrale).
Padoin: 5.5. Spende tantissime energie, fattore che lo porta a commettere qualche errore: regala palla facendo ripartire la formazione ospite e soprattutto spreca una incredibile occasione, dettata forse dalla stanchezza, a pochi metri da Strakosha.
Tachtsidis: 6.5. Uno dei migliori: abbina la fase difensiva a quella offensiva, inserendo una grande abilità nell’impostazione e nel recupero palla. Fosse più rapido nei movimenti farebbe davvero un gran salto di qualità.
Ionita: 6.5. Abile nel pressing e nello smistamento del gioco. Invita con un pallone d’oro Pedro alla conclusione, ma il brasiliano calcia alto, e crossa a meraviglia per Farias, con quest’ultimo che cicca clamorosamente il pallone di testa.
Joao Pedro: 5.5. Difficile dare una definizione della prestazione del brasiliano. Restituisce male palla ai compagni e sbaglia semplici controlli. Si ridesta con l’ingresso di Farias, col quale dialoga bene, anche se l’attaccante non pare essere in grande giornata. Spreca un suggerimento di Ionita calciando alto.
Sau: 6. La sufficienza è meritata per l’impegno, ma è francamente impossibile giudicare al meglio un attaccante costretto a giocare quasi lungo la linea difensiva e che arriva senza energie nell’area avversaria (Dal 67’ Farias: 5.5. Male l’approccio con il match. Ogni qualvolta si presenta dinnanzi ai difensori biancocelesti questi lo fermano, oppure lui decide di buttarsi per ottenere rigori).
All. Rastelli: 6. Schiera una squadra equilibrata e ordinata, ma non osa, predicando nel secondo tempo un abbassamento di ritmo invece di sfruttare il calo di energie ospite. Ha dalla sua il fatto però di avere ottenuto un punto contro una squadra ostica come la Lazio.