"Vogliamo arrivare tra il decimo e il dodicesimo posto in classifica", così il presidente Giulini al termine della gara (persa) contro la Juventus al Sant'Elia.
Un nuovo obiettivo stagionale, dunque. Tuttavia difficilmente raggiungibile per una squadra che esprime "non gioco", si chiude per evitare gol ed imbarcate, e che senza avere un'idea di gioco offensivo raccoglie pochissimi punti.
Palla lunga e pedalare, il Cagliari versione "bunker" è davvero poca roba.
La salvezza è in cassaforte, ma non c'è il coraggio di scendere in campo "sbarazzini". La regola è chiara: prima non prendere gol, poi non si sa mai.
Il decimo posto - ma anche il dodicesimo - somigliano ad un sogno bello ma impossibile.
Più plausibile (purtroppo, con la speranza che non vada a finire così) che il Cagliari si piazzi al quintultimo posto. Empoli, Palermo, Crotone e Pescara non fanno paura. Genoa, Sassuolo, Bologna e Udinese, più complesso vederle a fine stagione alle spalle della compagine sarda.
Il Cagliari di Rastelli (in generale) non fa propriamente tremare le gambe degli avversari, nonostante l'importante e buon 0-0 ottenuto questo pomeriggio contro la Lazio.