Partiamo con un monito: cinque gol in casa non vogliamo più vederli. Perché l’arrendevolezza mostrata dal Cagliari nel secondo tempo contro l’Inter ha superato i limiti dell’imbarazzante, e i tifosi, giustamente, hanno cominciato a perdere la pazienza.
Eppure, nonostante questi abbiano assistito a ben 7 vittorie casalinghe (mica male per una neopromossa), addirittura tre delle quattro sconfitte tra le mura amiche hanno dovuto essere conteggiate col pallottoliere.
5 reti subite contro la Fiorentina, altrettante contro il Napoli, “appena” 2 dalla Juventus (ma sarebbero potute essere molte di più, non fosse che i bianconeri, acquisito il risultato, si sono fermati, e Rafael ha deciso di diventare l’uomo ragno) e ancora 5 contro l’Inter.
I più pratici dicono: “Meglio prenderne 5 in una partita che distribuirli in diverse gare”. D’accordo, ma perdere non è un dramma, se però lo si fa con dignità. Quella che anche il presidente Giulini, intervenuto ieri in occasione del rinnovo di Dessena, pretende dai propri giocatori.
Perché, è bene precisarlo, chi avrà ancora voglia di raccogliere, davanti al pubblico amico, cinque palloni nella propria porta, non sarà facilmente accontentato col rinnovo contrattuale. A buon intenditor…