Rastelli: "Il terzo gol ci ha dato una mazzata. Gabriel? Criticarlo mi sa di caccia alle streghe"

"Se capitano prestazioni come queste mandiamo a puttane tutto il lavoro fatto fin qui. Dobbiamo rispetto a tutti: società, tifosi e maglia"

Alexandra Atzori (inviata)
05/03/2017
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Il Cagliari viene abbattuto dal'Inter (5-1 al Sant'Elia). In sala stampa si presenta il tecnico dei rossoblù Rastelli. Ecco le sue parole:

"Non ci aspettavamo una sconfitta del genere per come avevamo preparato la gara, davvero nei minimi dettagli. Siamo andati vicino al gol e ripartivamo con decisione. Poi abbiamo fatto qualche errore e abbiamo permesso all'Inter di avvicinarsi alla nostra area. Siamo stati bravi a riaprirla e ad avvicinarci al pareggio.

Ho chiesto nell'intervallo di mantenere il 2-1 ma il terzo gol ci ha dato una mazzata. Si sono rivisti i fantasmi del passato.

Gabriel? Il ballottaggio con Rafael l'ha creato la stampa perché qualche settimana fa abbiamo preso un portiere che sarebbe venuto qui a giocare, con Rafael veramente affidabile. Rafael gode della nostra fiducia e il rinnovo ne è la prova. Però adesso andare a criticare un ragazzo che sta cercando di ritrovare il ritmo gara mi sa un po di caccia alle streghe. Lui non è l'unico che avrebbe potuto fare meglio oggi.

Dopo tanti mesi cerchiamo di migliorarci in base a tutto quello che è stato il nostro percorso. Sicuramente nel 2017 abbiamo avuto una crescita importante e puo capitare una gara in cui trovi una squadra cinica che sfrutta tutte le occasioni che le capitano.

L'unica ricetta che conosco è il lavoro. Siamo andati in confusione e abbiamo fatto il secondo tempo che tutti hanno visto.

Quando hai la consapevolezza di aver dato alla squadra tutte le chiavi per fare una prestazione importante e poi vedi che tamte cose non funzionano, ovviamente reagisci male.

Oggi ci sono state troppe prestazioni non all'altezza.

Il cambio di Borriello e i fischi? Mancava un quarto d'ora ed eravamo sul 4-1. Ho tolto un ragazzo che ha fatto una grande gara e che si sta allenando col contagocce. Capisco che i tifosi vogliano vedere tanti attaccanti ma bisogna tenere gli equilibri. Rispetto i tifosi ma devo fare delle scelte e in quel momento mi è sembrata la migliore.

Nella ripresa abbiamo fatto un passo indietro, nel primo tempo avevamo fatto una buona gara e mi aspettavo un secondo tempo diverso. Non siamo riusciti a reagire.

Confusione dovuta ai tanti cambi di giocatori e moduli? Il bello del calcio è che non c'è la controprova. Fino a ieri era una nostra forza il fatto di avere una squadra in cui possono giocare tutti e con tutti i sistemi. Oggi abbiamo incontrato una compagine cinica e diversa rispetto alle altre ed è andata cosi.

Pericolo rilassamento della squadra? È dietro l'angolo, ovviamente, ma per quelle che sono le mie motivazioni cerchiamo tutti di chiudere nel miglior modo possibile. Non siamo ancora salvi e, comunque, anche se siamo gia salvi non ci vogliamo accontentare. Perché poi capitano prestazioni come queste e mandiamo a puttane tutto il lavoro fatto fin qui. Dobbiamo rispetto a tutti: società, tifosi e maglia. Magari cambio sempre modulo e uomini proprio per tenere alta l'attenzione

Oggi non ho parlato con la squadra, parlo martedi".

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