Da derubante a derubato, il passo è breve. Un girone d'andata, quello dei rossoblù, passato a strappare punti giocando bene, male, così così, basta che sia. La fame di classifica imponeva di non fare troppo gli schizzinosi, si prendeva ciò che passava in convento. Vittorie sporche e cattive, ma sempre del valore di tre punti. Rubare ai ricchi (e ai poveri) per dare ai poveri. Tutto bene sinché il portafoglio non cominciano a scipparlo a Robin Hood.
Infatti stavolta il Cagliari gioca bene e merita il bottino pieno. Sbaglia, la palla non entra, non c'è verso. Anche in questa occasione Viviano le prova tutte pur di far vincere i rossoblù: all'andata ne aveva approfittato Melchiorri al ritorno dall'infortunio, con la storia dal lieto fine e vissero tutti felici e contenti (ma non per così tanto). Stavolta tocca a Ibarbo, con Viviano il cantastorie pronto a regalare una nuova pagina del libro delle favole rossoblù. Fermi tutti, l'arbitro annulla. Nessuna dietrologia, si sbaglia a favore e contro e i complotti son come Babbo Natale, ne parlano in molti ma non esistono.
Tuttavia, meglio evitare. Meglio evitare l'arbitro ligure in Liguria. Non perché ci sia malafede, non perché gli errori di Massa di Imperia a Genova siano voluti. Ma perché semplicemente non c'è nessun bisogno, i fischietti son tanti e gli italiani, checché se ne dica, sono anche mediamente bravi. Tra il vedere e il non vedere, meglio scegliere un piemontese, un siciliano, un molisano o un marziano. Qualsiasi altra regione sarebbe stata ben accetta, utile ad evitare ogni richiamo ai poteri forti e manie di persecuzione di sorta.
Meglio evitare anche di parlarne più approfonditamente e meglio concentrarsi su una buona prestazione di un Cagliari in trasferta con le spalle larghe e senza alcun timore reverenziale verso una Samp in ottima forma. A voler fare i rompiscatole si potrebbe considerare tardivo l'ingresso in campo di Borriello e Ibarbo, ma col senno di poi Napoleone non avrebbe mica invaso la Russia. Resta un'ottima gara, condita dal gol di un Isla in versione friulana. Il cileno deve solo trovare continuità di rendimento, perché se per puro caso dovesse tornare quello di Udine ci sarà da divertirsi. Per il resto i rossoblù hanno dato prova di grande forza, dimostrando di poter fare risultato anche con Barella squalificato e lasciando in panchina Di Gennaro, Ibarbo e Borriello.
Figuriamoci se giocassero.