Nicolò Barella, da centrocampista a tuttocampista

L'evoluzione tattica del canterano rossoblù, utilizzato ovunque da Rastelli

Luca Neri
17/02/2017
Approfondimenti
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Una vita da mediano ma forse no. Così pareva agli albori, Barella il regista. Piedi fatati e ottime doti da incontrista, come si fa a immaginarlo in un'altra posizione. Poi però anche da mezzala non è malaccio, sa fare il trequartista, e da esterno non è mica scarso, anzi.

Da centrocampista a tuttocampista, l'evoluzione di Nicolò. Che quest'anno ha dovuto svestire i panni dell'einfant prodige per vestire quelli della colonna portante della mediana rossoblù. Un po' per necessità, un po' perché lasciar fuori un talento del genere è un oltraggio al giuoco calcio, gli è stato chiesto di maturare da un giorno all'altro, di diventare grande dall'oggi al domani. Barella ha eseguito, mostrando in poco tempo una crescita spaventosa.

Merito di una personalità debordante e di un'intelligenza tattica che gli ha permesso di svolgere indifferentemente quattro ruoli diversi, sfornando sempre prestazioni sontuose. E sta proprio qui la testimonianza della sua avvenuta maturazione, in questo suo spirito di adattamento che l'hanno reso il vero factotum della rosa del Cagliari. Il tutto alla tenera età di vent'anni, nonostante la duttilità sia spesso caratteristica di giocatori ben più navigati.

Cose da predestinati, cose da Barella.

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