Nel corso di questo campionato, Massimo Rastelli ha contrapposto ai diretti avversari diversi moduli: dal 3-5-2 al 4-3-1-2, passando per il 4-4-2 in linea e il più recente 4-3-2-1. Nonostante la sconfitta interna subita per mano della Juventus capolista, il tecnico del Cagliari potrebbe aver trovato definitivamente il tipo di schieramento giusto per la sua squadra.
All’inizio di questa annata sportiva per la formazione rossoblù c’è stata indubbiamente qualche difficoltà nell’assimilare uno schieramento del tutto nuovo, visto che il 4-3-1-2 era ormai diventato il marchio di fabbrica dei sardi per tanti anni.
Molti considerano questo schema come l’evoluzione del catenaccio (portato in auge dall’allenatore svizzero Karl Rappan negli anni ’30) e altresì come la derivazione diretta del modulo a zona mista (si dice che i fondatori di questa disposizione siano stati Gigi Radice e Giovanni Trapattoni, entrambi ex tecnici rossoblù).
Tuttavia, una delle peculiarità che questa tattica possiede, è quella di trasformare l’azione in maniera rapida da difensiva in offensiva, cogliendo di sorpresa gli avversari e di trarne beneficio attraverso l’arma del contropiede.
La partita di domenica al Sant’Elia con i Campioni D’Italia in carica potrebbe rappresentare la rampa di lancio per il Cagliari che, a seconda delle squadre che dovrà affrontare da qui al rush finale di campionato, potrebbe avere un’arma tattica in più e giocarsela con qualunque avversario.
Cagliari, sarà il 3-5-2 la svolta tattica definitiva?