Isla: "Contro la Juve non firmo per il pari, vogliamo vincere"

"Se segno esulto e festeggio come piace a me"

Fabio Loi
07/02/2017
Interviste
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È stato uno degli acquisti di maggior spessore nella calda estate rossoblù e, nonostante qualche prestazione al di sotto delle aspettative, punta a diventare uno dei punti di forza del Cagliari targato Rastelli. Il difensore e centrocampista cileno, Mauricio Isla, si racconta ai microfoni di “Il Cagliari in Diretta” su Radiolina.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Gomez? Negli ultimi due anni è migliorato molto. Due anni fa avevamo lo stesso procuratore. Quest’anno con l’Atalanta sta facendo grandi cose. Lo spirito nello spogliatoio? Quando uno vince, c’è allegria e l’importante è avere il medesimo spirito anche nelle sconfitte. Siamo rimasti tristi quando abbiamo perso contro Milan e Roma. Quest’anno siamo partiti forte, abbiamo vinto contro una grande squadra come il Genoa e pareggiato con il Bologna. Contro l’Atalanta abbiamo disputato una brutta partita.

Per il salto di qualità serve lavorare. La partita contro il Bologna è stata strana, non siamo riusciti a trovare la rete, nonostante avessimo giocato bene per un’ora. Io nel tridente? Quando gioco in attacco, non faccio molti gol come Sau e Borriello però facciamo bene il pressing alto e contropiede. In nazionale, gioco come terzino, ho ricoperto anche il ruolo di centrocampista e attaccante. Sono a disposizione del mister.

La Juventus? Sarà una partita che vale molto, perché sono stato lì due anni. Giocare contro la squadra che ha vinto tutto negli ultimi anni, ti dà la carica per fare bene, anche se non ci avessi giocato. Ad oggi il Napoli e la Roma possono dare fastidio alla Juventus. L’esperienza in bianconero? Devo tanto alla Juventus, è stato un piacere giocare con campioni come Buffon e Pirlo. Pensavo fosse uno scherzo il mio trasferimento alla Juventus: ero in Cile quando ho saputo la notizia. Non so cosa mi ha impedito di esprimermi alla Juventus.

Stiamo preparando la gara contro la Juventus al 100 %. Sono partite diverse che tutti vogliono giocare, perché si tratta della squadra più forte d’Italia. Mia madre è stata fondamentale per la mia carriera: il primo pensiero è stato per lei non appena ho firmato per la Juventus.

Barella? Lo vedo in allenamento e in partita, ho una grande fiducia in lui. Se continua così, può arrivare presto in una grande squadra. L’impatto con Cagliari? È quello che aspettavo, somiglia parecchio al mio Cile. Ho parlato con Capozucca e Pinilla e mi hanno parlato bene della città. Posso dare di più per il Cagliari, che ha giocatori importanti come Padoin e Bruno Alves. Per salire di livello, bisogna vincere di squadra.

Ho avuto la fortuna di giocare con Di Natale a Udine e così con Sau qui al Cagliari: un giocare piccolo che però ha fatto grandi cose per la squadra. Pareggio con la Juventus? Non penso ad andare in campo per pareggiare, io e i miei compagni stiamo pensando di vincere e dobbiamo fare una partita bellissima. Ibarbo? Lo conoscevo prima, non so se è in grado di giocare fin da subito ma si sta allenando bene. È un giocatore importante e forte per il Cagliari. Sono contento per il suo rientro.

Ho parlato con il mister e mi ha chiesto come mi sentivo. Come è normale, i giocatori sono stanchi quando rientrano dalla nazionale. Non sono un calciatore che a seconda della posizione pensa al rendimento. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto tanti infortuni, ora stanno tornando tutti. Pinilla? È andato via dal Cile giovane e con un grande potenziale. Poteva arrivare molto in alto.

Se segno domenica? Esulto e festeggerò come piace a me. Il miglior difensore cileno? Mi piace molto Medel, sia nel Cile di Bielsa che ora nell’Inter gioca come centrale. È piccolo ma forte”.

 

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